Foggia, i detenuti realizzano murales nel carcere: «Immagini che regalano nuove speranze»

Sarà presentato ufficialmente il 27 maggio prossimo il murales realizzato nel carcere di Foggia dall’artista Luca Pugliese – architetto, pittore, musicista-cantautore originario di Avellino – con la collaborazione di detenute e detenuti di tre sezioni del penitenziario (femminile, nuovo padiglione e sezione giudiziaria).

L’opera, realizzata in 18 giorni, si intitola “Un mare di arte per un’onda di libertà” e ha l’obiettivo di dare dignità al luogo e ai suoi “abitanti”.

Il risultato finale del progetto voluto dalla direttrice del carcere Giulia Magliulo, spiegano gli organizzatori, è una serie di murales dai colori smaglianti, tra cui uno di 150 metri di lunghezza, che «colorando lo spazio nel segno del mare, hanno reso più accoglienti, vive e foriere di speranze alcune aree del penitenziario».

Il tema scelto è appunto quello del mare e dei suoi abitanti, il mare come metafora della vita stessa, con i suoi miraggi e i suoi naufragi, con i suoi variegatissimi colori e le sue infinite sfumature.

«A fronte dei tanti concerti che ho finora tenuto nelle carceri – racconta Pugliese – questa si è rivelata un’esperienza straordinaria. Portare la pittura e condividerla con chi è costretto a vivere in spazi angusti mi ha permesso di assistere a un miracolo dell’arte ancora più grande di quelli a cui ho finora avuto il privilegio di assistere. Vedere queste ragazze e questi ragazzi lavorare con dedizione e abnegazione totale insieme a me, trascinarli nel tempo del fare, del creare, è stata un’esperienza unica, e il risultato visivo ne è la prova».

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