Matteo La Piccirella, padre dell’attivista barese Tony che era su una delle navi della Global Sumud Flotilla fermate dagli israeliani al largo delle coste di Gaza, ha espresso la sua preoccupazione al sindaco di Bari Vito Leccese.
I due si sono incontrati stamattina. Matteo La Piccirella ha manifestato al primo cittadino la sua preoccupazione «non avendo da giorni notizie di suo figlio», spiega il Comune in una nota.
Il primo cittadino, si legge, «ha già sentito la Farnesina, ricevendo rassicurazioni sul fatto che si sta lavorando per far rientrare gli italiani, al momento trattenuti in una struttura detentiva, il più presto possibile in Italia. Tra questi anche Tony».
La Piccirella è uno dei tre baresi impegnati nella missione. Gli altri sono Lorenzo D’Agostino, anche lui fermato, e Francesca Amoruso, che oggi ha annunciato il ritiro per problemi con la nave madre.