Ancora senza soluzione la questione della revisione degli affitti alla Fiera del Levante e lo smontaggio dell’ospedale Covid. Un capitolo, quest’ultimo, molto delicato con indagini in corso sull’intera operazione e la chiusura del fascicolo data per imminente.
Circostanza che sta creando non pochi imbarazzi fra gli assessorati regionali, la Protezione civile, l’agenzia Asset, il Policlinico di Bari, tutti coinvolti a vario titolo nella gestione del centro per le maxi-emergenze. Il Policlinico di Bari, in particolare, ha aggiudicato la gara per smantellare la struttura da 3,3 milioni di euro a una ditta di Catania che attende la firma del contratto. Ai lavori, però, vanno sommati i costi necessari per recuperare i materiali ancora presenti nella struttura: quadri elettrici, condizionatori e tubature.
Un’operazione delicata da effettuare in parallelo con il collaudo della struttura in fase di ultimazione da parte di Asset. L’agenzia regionale ha effettuato rilievi e ora sta elaborando attraverso immagini 3D il computo metrico a lavori eseguiti, per stabilire i costi sostenuti, circa 25 milioni rispetto ai nove iniziali, e quelli effettivamente sopportati dalla ditta appaltatrice, la Cobar di Altamura finita nel mirino delle indagini. Si ipotizza un contraddittorio per arrivare a una definizione delle partite fra dare e avere, anche se la ditta ritiene di aver eseguito gli ordini di servizio che si sono avvicendati con opere aggiuntive.
In tutto ciò Regione Puglia ed Ente Fiera del Levante rischiano di litigare sulla questione degli affitti dei padiglioni utilizzati da assessorati, enti e agenzie, non ultimo lo stesso ospedale Covid che andava riconsegnato a dicembre 2022 e per il quale la regione continua a pagare 111mila euro mensili. Secondo gli uffici regionali i contratti di fitto attuali andrebbero annullati e rifatti da cima a fondo. Molti rapporti, infatti, sono in piedi da decenni con costi capestro e differenze di prezzo da capannone a capannone anche a breve distanza l’uno dall’altro. Il tutto senza considerare che di recente la Regione Puglia ha eseguito lavori di manutenzione straordinaria per oltre quattro milioni di euro che andrebbero scomputati da quanto la regione versa annualmente che s’aggira su circa 1,5 milioni.
L’Ente Fiera, dal canto suo, ha affidato la valutazione del caso a un legale che sta mettendo a punto una perizia tecnica. La sensazione è che la Fiera abbia una posizione opposta rispetto alla Regione.