Festival delle Regioni, c’è Mattarella a Bari: tregua tra Puglia e Palazzo Chigi

Parte oggi, a Bari, il Festival delle Regioni. «Un evento importante, nobilitato dalla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oltre che da diversi ministri e rappresentanti delle Istituzioni, i quali si confronteranno su argomenti cruciali per il futuro del Paese», afferma il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliamo Fedriga. Che aggiunge: «Quest’edizione del festival affronta temi strategici dello sviluppo, come la rivoluzione digitale e il green, ma anche le distanze che dividono i nostri territori».

Il programma

Il tema scelto per la terza kermesse è “La Regione del futuro tra digitale e green: quali competenze per azzerare le distanze?”. Già ieri pomeriggio, in piazza del Ferrarese è stato aperto il villaggio dove si sono svolte le prime manifestazioni e i primi contributi da parte di artisti con momenti di spettacolo durati fino a sera inoltrata. Oggi pomeriggio invece, ci sarà l’inaugurazione ufficiale con la partecipazione del capo dello Stato al teatro Piccinni. L’evento si prolungherà fino a martedì e vedrà nel capoluogo pugliese molti rappresentanti del governo. Prevista anche la presenza del vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto. Numerosa la “pattuglia” di governatori e assessori regionali che spiegheranno l’importanza del governo territoriale.

La querelle

Non sarà presente a Bari la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, annunciata in primo momento per la cerimonia di chiusura del 22. Un forfait che si unisce allo slittamento, forse al mese di novembre, della firma dell’accordo di coesione per l’erogazione dei 6,4 miliardi destinati alla Puglia nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), prevista proprio in occasione della visita della premier nel capoluogo. Su questo fronte, tutti gli adempimenti da parte sia della Regione Puglia sia del Governo sono stati evasi, ma Palazzo Chigi ha chiesto un ulteriore approfondimento dei progetti da finanziare. Tant’è che a chiudere la kermesse sarà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano. Inoltre, così come affermato dal governatore pugliese Michele Emiliano, «il festival non sarà luogo di polemiche». Infatti, tutti i protagonisti si terranno lontani dalle discussioni e dalle divisioni politiche degli ultimi mesi, a partire dalla legge sull’Autonomia differenziata.

La tregua

«Non si parlerà di questi temi – dicono gli organizzatori – ma solo del ruolo delle Regioni nella governance del Paese», con particolare riferimento all’innovazione e al mondo digitale, oltre alle politiche per affermare sempre di più l’attenzione ai temi della transizione green. Al termine dei lavori e di tutti gli appuntamenti sia di spettacolo che di laboratori ci sarà il passaggio di consegne con la regione organizzatrice, il prossimo anno, della quarta edizione del Festival, il Veneto. Un testimone quanto mai significativo visto che sia la Regione del nord sia la Puglia saranno chiamate al voto il prossimo anno e i presidenti Emiliano e Luca Zaia sono in corsa per il terzo mandato.

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