Festa della Repubblica, Decaro guida i sindaci a Roma: «Testimonianza di unità della Nazione e volontà di pace»

I sindaci italiani, guidati dal primo cittadino di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, hanno sfilato, questa mattina, davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai Fori Imperiali a Roma, in apertura della parata delle forze armate e del personale sanitario, della protezione civile e del volontariato.

«È una giornata importante e significativa – afferma Decaro – ma soprattutto entusiasmante: lungo via dei Fori Imperiali ci siamo sentiti circondati dall’affetto e dalla simpatia di centinaia di cittadini, per i quali ogni giorno lavoriamo con impegno e passione nelle nostre città.

Mai come in questi due anni abbiamo compreso a pieno il senso dell’istituzione repubblicana – aggiunge -. Dietro il tricolore si è unito un Paese che ha lottato contro la paura e l’incertezza di non farcela di fronte al nemico della pandemia. È stato nei momenti in cui eravamo più soli che ci siamo sentiti maggiormente una repubblica coesa e forte».

Proprio questo, prosegue il presidente dell’Anci «significa oggi la presenza in prima fila dei sindaci con la fascia tricolore: è il simbolo dell’impegno degli ottomila Comuni italiani quale “prima linea’” istituzionale e tessuto connettivo del Paese, come li ha definiti il Capo dello Stato».

In questi mesi, conclude Decaro, «gli italiani partecipano alla sofferenza delle popolazioni civili travolte dalla guerra in Ucraina. La presenza dei sindaci sottolinea il ruolo attivo che i Comuni stanno svolgendo per l’accoglienza e l’inclusione dei profughi, facendosi carico dei servizi di assistenza nei territori del Paese soprattutto per i soggetti più fragili della popolazione: donne, anziani, minori non accompagnati.

Ci auguriamo che presto il fuoco cessi e torni a prevalere il dialogo, e che questa giornata possa ispirare chi ha il compito di lavorare per ristabilire la pace in un’Europa che nella sua storia ha già pagato un prezzo troppo alto alla guerra e alla follia umana».

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