«Escludere le farmacie dalla prevenzione antinfluenzale per gli over 60 è davvero un paradosso a fronte della campagna mediatica, “Vacciniamoci contro il Covid-19 e l’influenza stagionale”», è quanto affermano da Federfarma a proposito dell’esclusione delle farmacie pugliesi dalla campagna vaccinale per gli over 60 contro l’influenza stagionale.
È uno dei motivi che hanno indotto la Federazione a organizzare un incontro, che si è tenuto presso la sede di corso Alcide De Gasperi a Bari, per annunciare lo stato di agitazione permanente.
Hanno partecipato Francesco Fullone, presidente di Federfarma Puglia, Michele Dalfino Spinelli, segretario della Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia e vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat e Matteo Valentino, segretario regionale di Cittadinanza Attiva.
«Non riusciamo a comprendere le ragioni per cui la Regione Puglia abbia scelto di non prevedere di affidarsi anche alle farmacie per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali agli over 60 – afferma Fullone -. Una scelta che allo stato attuale ha prodotto un sensibile rallentamento nei tempi della prevenzione, favorendo la circolazione del virus quest’anno assai aggressivo, e gravando sul lavoro dei medici di famiglia. Una scelta incomprensibile anche a fronte dell’impegno delle farmacie, trasformate in centri vaccinali ausiliari per il contrasto alla diffusione del Covid con oltre 250mila vaccinazioni somministrate in Puglia fino a ottobre scorso».
Federfarma ha scritto al presidente della Regione Puglia e all’assessore alla Sanità, spiega Fullone, «ma non abbiamo ricevuto risposta da parte loro», afferma.
«Come Federfarma – conclude il presidente pugliese della Federazione – vogliamo sottolineare al decisore politico che anche regioni attualmente in piano di rientro hanno recepito l’accordo. Non capiamo perché la Puglia abbia invece deciso di negare questa possibilità ai cittadini», conclude.
Ma i disagi lamentati dalle farmacie del territorio riguardano anche uno scorretto funzionamento del sistema informatico regionale dove i medici di famiglia inviano le ricette elettroniche dei propri pazienti e le farmacie le possono scaricare. Dovrebbe essere un servizio senza intoppi e invece spesso si registrano discontinuità di funzionamento per cui il medico non riesce a inserire le richieste in tempo reale, e il farmacista non riesce quindi ad accedere al fascicolo sanitario elettronico e non può consegnare i farmaci al richiedente, il che causa evidentemente un rallentamento nella continuità delle cure.
Altra nota stonata in Puglia è quella della distribuzione dei presidi per pazienti diabetici. Esiste un accordo tra Regione Puglia e farmacisti per cui le farmacie hanno il compito di distribuire i presidi medici (striscette per autocontrollo e aghi) per conto della Asl ai pazienti che ne hanno diritto. Il problema nasce quando il cittadino è costretto a recarsi più volte in farmacia per ritirare quello che serve.
Video di Andrea De Vecchis