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Ex Ilva, tra i sindacati e il ministro Urso si accende il dibattito

Ilva, come rendere l’impianto ecocompatibile? Se n’è parlato in un dibattito, svoltosi a Taranto, nell'ambito della Festa provinciale dell'Unione sindacati di base (Usb), che ha messo in luce la necessità di rendere ecocompatibile l'ex stabilimento Ilva, a dodici anni dai sequestri degli impianti. L'incontro ha visto la partecipazione del ministro delle Imprese e del Made…

Ilva, come rendere l’impianto ecocompatibile? Se n’è parlato in un dibattito, svoltosi a Taranto, nell’ambito della Festa provinciale dell’Unione sindacati di base (Usb), che ha messo in luce la necessità di rendere ecocompatibile l’ex stabilimento Ilva, a dodici anni dai sequestri degli impianti. L’incontro ha visto la partecipazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, insieme a rappresentanti dell’Usb nazionale come Francesco Rizzo e Sasha Colautti.

Salute e Ambiente

Durante il dibattito, è emersa l’importanza di porre la salute dei lavoratori e dei cittadini prima del profitto, in linea con la recente sentenza della Corte europea di Giustizia. L’Usb ha sottolineato la necessità di adottare tecnologie per la produzione di acciaio green, evidenziando che questo è un passo fondamentale per rendere l’impianto siderurgico ecocompatibile.

Futuro dell’Ex Ilva

Il sindacato ha richiamato l’attenzione sul riavvio previsto di tre altoforni nel 2026, chiarendo che questa fase rappresenta solo un passaggio intermedio verso un processo di decarbonizzazione. Il ministro Urso ha confermato che il futuro dell’impianto dovrà includere forni elettrici e tecnologie innovative come il Dri (Direct reduced iron) per garantire una produzione sostenibile.

Tutela dei Lavoratori

Un altro punto cruciale sollevato è stato quello della tutela dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda i contratti di lavoro. L’Usb ha chiesto la fine della “giungla di contratti al ribasso” e l’implementazione di contratti dignitosi, per combattere il fenomeno del lavoro povero. Questo approccio mira a garantire che le decisioni riguardanti il futuro dell’ex Ilva siano sempre orientate al benessere dei lavoratori.

«Ulteriore passaggio fondamentale – conclude il sindacato – è quello relativo alla tutela dei lavoratori dell’appalto soprattutto con riferimento alla necessità di porre fine alla giungla di contratti al ribasso e di dare vita a contratti dignitosi per combattere concretamente il lavoro povero. In buona sostanza l’invito, come sempre, a gestire la vertenza guardandola con gli occhi dei lavoratori».

Il dibattito ha evidenziato un consenso sulla necessità di un cambiamento significativo nella gestione dell’ex Ilva, con un forte focus sulla sostenibilità ambientale e sulla protezione dei diritti dei lavoratori. L’Usb ha ribadito l’importanza di affrontare la vertenza con la prospettiva dei lavoratori, per garantire un futuro migliore per la comunità di Taranto.

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