Energie rinnovabili, Puglia al top: «Il futuro è nelle celle fotovoltaiche organiche»

Arriva dalla natura la fonte delle energie rinnovabili e qui il sud (e la Puglia) fa la parte del leone. Non solo per la materia prima (sole, vento), ma anche per le ricerche e i risultati raggiunti.

L’appuntamento

L’appuntamento a maggio 2025 alla Fiera del Levante con “Renewave” ne è la prova: la Puglia è la prima regione d’Italia per le FER (Fonti Energia Rinnovabile). E in questi anni il Poliba sta portando avanti una serie di progettazioni di livello altissimo.

Le celle fotovoltaiche

Giuseppe Bratta, presidente regionale del Distretto produttivo pugliese delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, per esempio, racconta il lavoro fatto sulle celle fotovoltaiche organiche: «Sono più versatili dei pannelli. La loro composizione è fatta di strati di materiale organico e conduttori. – dice riferendosi alle celle fotovoltaiche – sono a base di carbonio e possono essere sintetizzate in laboratorio e riciclati più facilmente, con inevitabile vantaggio per l’ambiente, mentre il materiale alla base dei tradizionali pannelli è il silicio che non è facile da trovare, ed è costoso da lavorare e da smaltire. Le celle organiche invece sono molto flessibili e leggere e possono essere installate ovunque e hanno i costi di produzione inferiore ai pannelli tradizionali: per produrle basta stamparle e adattarle alla superficie destinata a ospitarli». Solo che sono poco diffuse: «Hanno una efficienza energetica più limitata, hanno una vita più breve e si degradano più facilmente, ma hanno anche un oggettivo potenziale. Infatti secondo le stime il valore del mercato globale delle celle fotovoltaiche organiche crescerà nel prossimi 7 anni del 13-20 per cento».

Il ruolo del Sud

Per capire dove si sta andando verso la ricerca, per comprendere l’importanza delle energie rinnovabili, per fare il punto tra scienziati ecco che nasce l’idea di Renewave. La Puglia, ricca di sole, vento e mare, prima in Italia per numero di impianti da fonti rinnovabili, può essere leader di questo cambiamento fondamentale per il futuro del pianeta, anche grazie al fermento delle sempre più numerose imprese che vi operano. Il Mezzogiorno può svolgere un ruolo da protagonista considerando l’enorme tributo che il Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) gli assegna per concorrere con lo sviluppo delle rinnovabili agli obiettivi europei e nazionali di riduzione delle emissioni di CO2 e di decarbonizzazione dell’economia. Pertanto una fiera delle rinnovabili è l’ultimo anello di una strategia attrattiva per presentare le tecnologie più avanzate del settore a imprese e cittadini.

PoliBa e la ricerca

Un ruolo fondamentale in questo senso è dato dal Politecnico di Bari dove il distretto per le energie rinnovabili ha la sua casa ormai da quasi dieci anni, proprio perché qui ricerca e sviluppo, anche legata alle sinergie tra pubblico e privato, trovano una precisa convergenza. Molti degli obiettivi del Distretto infatti, coincidono con quelli del Politecnico, in primis la capacità di fare sistema. Solo che è importante che tutto questo diventi anche patrimonio di tutti, affinchè la consapevolezza della necessità di cambiare il sistema energetico sia consapevolezza piena anche per i cittadini.

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