«Il successo evidente stasera, non solo dal numero di persone, ma anche dalle adesioni di importantissimi artisti internazionali fanno di Ora! Fest una delle possibili punte di diamante del sistema dei festival». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’inaugurazione di Ora! Fest che si è tenuta stasera a Monopoli.
È stata proprio un’intervista al presidente della Regione Puglia, a cura di Giuseppe De Bellis, direttore di Skytg24, ad aprire ufficialmente il festival cinematografico internazionale che ha al centro i temi della sostenibilità e dell’ambiente. E proprio a partire da questi temi che si è sviluppato il dialogo tra De Bellis ed Emiliano che ha parlato decarbonizzazione, nuove politiche antinquinamento per l’ex Ilva di Taranto e lotta alla Xylella. Ma anche dell’impegno della Regione Puglia a promuovere la cultura.
A tal proposito, Emiliano ha ringraziato «gli organizzatori di tutti i festival cinematografici della Puglia perché Ora! Fest non toglie loro nulla ma si aggiunge ad essi, dando ulteriore prestigio alla Puglia cinematografica. Sperando ovviamente – ha proseguito – che questi progetti possano essere sempre sostenuti anche da finanziamenti privati perché la cultura, negli anni passati, in Puglia è stata sostenuta da investimenti eccezionali di natura pubblica, più di un miliardo di euro investito da quando io sono presidente. E naturalmente ci auguriamo che anche i privati comprendano l’importanza della sponsorizzazione, della comunicazione aziendale attraverso la sponsorizzazione di eventi culturali, che dà la possibilità di attribuire ai propri prodotti una immagine ulteriormente rafforzata che la tradizionale pubblicità alle volte non consente».
La Puglia, ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, cinematograficamente «è richiesta perché abbiamo saputo valorizzare tradizione e innovazione in un territorio estremamente affascinante. In Puglia – ha aggiunto – abbiamo realizzato un circuito virtuoso e di successo tra economia e cultura che spesso si incontrano. Ci siamo distinti proprio per gli investimenti di finanziamenti pubblici ed europei in cultura oltre che negli aiuti alle imprese. Auspichiamo che Unione europea e Governo italiano non blocchino un flusso di finanziamenti che abbiamo sempre saputo spendere bene».
«Come funziona anche a livello nazionale quando il Ministero della Cultura finanzia teatri o Fondazioni lirico-sinfoniche a condizione che siano finanziate dai Comuni e dalle Regioni – ha concluso Emiliano -, anche noi potremmo inserire una norma per aiutare quegli operatori culturali che sono più bravi nel recuperare finanziamenti privati in modo che si possa, con i soldi pubblici, sostenere altre iniziative che rischiano di rimanere senza capienza economica».