Emergenza cinghiali, nel Parco della Murgia Materana arrivano le trappole

Cinghiali, è iniziata la cattura nel Parco della Murgia Materana. Venerdì 12 luglio sono state avviate le operazioni di installazione delle gabbie per la cattura degli animali, nell’ambito del piano di controllo numerico messo a punto dall’Ente Parco.

Gli obiettivi

Un’iniziativa volta a ristabilire un equilibrio tra le diverse specie all’interno dell’area protetta e a contenere l’impatto dei cinghiali su flora, fauna e colture agricole. «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento significativo della popolazione di cinghiali nel Parco, con conseguenze negative sulla biodiversità e sulle attività agricole – spiega il presidente del Parco, Giovanni Mianulli -Questo piano di controllo, realizzato nel pieno rispetto delle normative e degli standard di benessere animale, mira a ripristinare un equilibrio ecologico e a tutelare le produzioni agricole del territorio».

I finanziamenti

L’intervento è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Regione Basilicata, che ha fornito il necessario supporto tecnico e finanziario. «L’assessorato regionale all’Ambiente e Energia – afferma Mianulli – ha dimostrato grande attenzione a questa problematica, sostenendoci fin dall’inizio. Un ringraziamento particolare alla nuova assessora, la dottoressa Laura Mongiello, per la sua fattiva collaborazione».

Il piano

La cattura dei cinghiali avverrà tramite l’utilizzo di gabbie apposite. Gli animali catturati saranno poi destinati a fini scientifici o all’abbattimento controllato, in base alle disposizioni regionali. Il piano di controllo numerico dei cinghiali rappresenta un tassello importante nella strategia di gestione del Parco della Murgia Materana. Un’area protetta che, oltre a tutelare la biodiversità, custodisce un ricco patrimonio archeologico, storico e culturale. L’obiettivo dell’Ente Parco è quello di valorizzare il territorio in modo sostenibile, coniugando la tutela dell’ambiente con le esigenze delle comunità locali. L’iniziativa ha raccolto il plauso di diverse associazioni ambientaliste e agricole: «Siamo fiduciosi che questo piano di controllo possa dare un contributo significativo alla tutela del Parco e delle sue produzioni agricole” – ha commentato un rappresentante di Coldiretti Basilicata».

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