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Emergenza caldo, la Cgil ai sindaci del Tarantino: «Possiamo prevenire incidenti rilevanti e decessi»

Dopo l’ordinanza del Comune di Taranto sul blocco delle prestazioni lavorative per le lavoratrici e i lavoratori esposti al sole nelle ore più calde, seguita da quello di Martina Franca, la Cgil insieme alla Fillea scrive a tutti i sindaci della provincia ionica per chiedere provvedimenti simili. «Abbiamo strumenti per prevenire rischi di incidenti rilevanti…
I Comuni di Taranto e Martina Franca hanno già vietato il lavoro all’aperto dalle 12 alle 16

Dopo l’ordinanza del Comune di Taranto sul blocco delle prestazioni lavorative per le lavoratrici e i lavoratori esposti al sole nelle ore più calde, seguita da quello di Martina Franca, la Cgil insieme alla Fillea scrive a tutti i sindaci della provincia ionica per chiedere provvedimenti simili. «Abbiamo strumenti per prevenire rischi di incidenti rilevanti e decessi», dicono il segretario generale della Cgil Giovanni D’Arcangelo e Francesco Bardinella, di Fillea, che riunisce tutti i lavoratori del settore dell’edilizia.

Le previsioni dei prossimi giorni

«Sono previste notevoli ondate di calore ed è importante che le amministrazioni pubbliche tengano alta l’attenzione su un fenomeno che può fare il destino non solo di chi lavora in campagna ma anche su impalcature roventi – commentano Cgil e Fillea – che ora chiedono agli altri sindaci del Tarantino di replicare i provvedimenti di Melucci e Palmisano con ordinanze simili, imponendo il divieto del lavoro dalle 12 alle ore 16, utilizzando lo strumento di monitoraggio del Worklimate 2.0, che misura gli indicatori di rischio territorio per territorio».

L’impegno della Regione

Anche la Regione Puglia ha attivato un’ordinanza simile ma solo per quanto riguarda i lavoratori del comparto agricolo, mentre i lavoratori esposti al rischio sono una platea ben più ampia. «Siamo disponibili ad un confronto e a fornire anche tutta la nostra collaborazione nell’individuazione dei settori lavorativi più a rischio e delle azioni da porre in essere – scrivono ancora D’Arcangelo e Bardinella – ma questa torrida estate non può rappresentare un rischio per chi lavora, spesso anche in assenza di condizioni di agevolato ristoro». La lettera è stata inviata a tutti i sindaci della provincia ionica. «Speriamo di avere presto un immediato riscontro», concludono i sindacalisti. v. ric.

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