Impennata delle donazioni di sangue, dopo che Fedez, il cantante, aveva fatto un appello per ricordare l’importanza del gesto che gli ha salvato la vita. E che si tratti proprio di «effetto Fedez» lo racconta soprattutto l’età dei potenziali donatori che rientrano nella fascia tra i 18 e i 35 anni. Ovvero di coloro che appartengono a quel mondo che frequenta i social e che non è rimasto insensibile all’appello del rapper milanese. Al contempo Fedez, su Instagram ha ringraziato tutti i donatori di sangue: «Sono molto felice, si è generato un effetto a catena che non mi aspettavo. Grazie a tutti».
Una corsa alle donazioni anche nella sesta provincia di Barletta Andria Trani. «Al momento non abbiamo numeri precisi— spiega Vincenzo De Pietro, Presidente dell’Avis Provinciale Ba – ma sentendo le altre sedi posso dire che registriamo degli incrementi evidenti non solo nella nostra provincia ma in tutta Italia».
Un contagio virtuoso chiaramente innescato da Fedez che solo su Instangram può contare quasi 15 mila follower. Sicuramente il caso Fedez ha attirato l’attenzione sulla necessità di sangue e non solo. Infatti è fondamentale evidenziare che contrariamente ai globuli rossi, l’Italia non è autosufficiente per il plasma, necessario alla produzione di farmaci salvavita. Secondo gli ultimi dati, del centro nazionale sangue per soddisfare il fabbisogno di medicinali plasmaderivati, come l’albumina e le immunoglobuline, il nostro Paese è stato costretto a rivolgersi sempre maggiormente al mercato estero. Questo, dunque, ci espone a seri rischi in termini di sicurezza.
«Grazie al fenomeno Fedez le donazioni presso le sedi dell’AVIS Bat (Andria, Barletta, Trani, Spinazzola, Margherita di Savoia, Canosa, Bisceglie, Trinitapoli e San Ferdinando) sono aumentate, sia donazioni di sangue che di plasma con un interessamento di tutte le fasce di età idonee alla donazione. Questo sottolinea come la rete di informazione deve essere sempre attiva, e sottolinea l’estrema importanza di buona comunicazione tra i centri trasfusionali e le associazioni» dichiara la dottoressa Marina d’Alagni, Responsabile SIT BAT. «Tali reti devono essere estremamente attive soprattutto nei periodi più critici come l’estate per la donazione di sangue, ma continuo a sottolineare l’estrema importanza nello stimolare anche le donazioni di plasma durante tutto l’anno soprattutto in quei periodi in cui il fabbisogno di globuli rossi è minore» e conclude «Ormai in questa era la comunicazione è importantissima. Per cui ben vengano queste iniziative di personaggi famosi, ma sono convinta che anche l’esperienza di persone comuni può essere di grande stimolo. Per cui ancora grazie Fedez».