Ha una dotazione finanziaria iniziale di 20 milioni di euro l’avviso della Regione Puglia per la digitalizzazione degli archivi di edilizia privata dei Comuni pugliesi, a oggi ancora in gran parte esclusivamente cartacei.
Le proposte progettuali dovranno prevedere la digitalizzazione delle pratiche di edilizia privata; l’indicizzazione e la metadatazione dei documenti, nonché la connessione al fascicolo virtuale, per consentire la costituzione di un archivio su infrastruttura cloud, i cui dati e documenti digitali saranno resi disponibili, tramite servizi appositamente sviluppati, agli operatori comunali che avranno un accesso privilegiato e sempre disponibile alla documentazione edilizia, con il conseguente miglioramento dei livelli di performance.
I vantaggi di un archivio digitale
La costituzione di un archivio digitale consentirà l’integrazione con gli applicativi gestionali in uso presso i Comuni e la realizzazione di nuovi servizi online qualificati (o il miglioramento di quelli già esistenti) in favore dei cittadini, dei professionisti e delle imprese del settore (agenzie immobiliari, notai, tecnici, ecc.) consentendo lo scambio di informazioni e documenti in maniera semplice e rapida, con particolare attenzione ai temi della fruibilità, usabilità e accessibilità dei servizi digitali.
Le proposte progettuali dovranno prevedere la dematerializzazione di almeno il 50% dei metri lineari della consistenza di pratiche di edilizia privata, presenti esclusivamente in forma cartacea alla data di presentazione dell’istanza di finanziamento, nonché includere sistemi e processi che garantiscano la corrispondenza tra originale cartaceo e copia digitale, nel rispetto della normativa di settore.
Chi può partecipare all’avviso
Sono ammessi a presentare proposte progettuali esclusivamente le amministrazioni comunali ricadenti sul territorio della regione Puglia che abbiano, in forma singola o in forma aggregata, non meno di 15.000 abitanti.
Il contributo massimo concedibile è determinato in relazione alla fascia di popolazione residente: da 250.000 euro per i Comuni (o aggregazioni) fino a 30.000 abitanti fino a 900.000 euro per i Comuni (o aggregazioni) con popolazione superiore a 100.000 abitanti.