Ecco l’inedita mappa del no-profit, un momento storico per la città di Brindisi

Palazzo Nervegna ha ospitato un evento rivoluzionario per il Terzo Settore: “Cittadinanza Responsabile – Mappatura del No-Profit nel Comune di Brindisi”. L’incontro ha segnato un momento storico per la cooperazione socio-istituzionale nella città.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di scoprire dati, strumenti e risorse derivanti dal censimento. Le informazioni raccolte sono state presentate dalla dottoressa Danila Baldacci che ha delineato un futuro promettente per la socialità a Brindisi. L’evento, inoltre, ha sottolineato l’importanza della partecipazione collettiva e del dialogo.

Coordinare il Terzo settore

Il presidente del Csv Brindisi-Lecce, Rino Spedicato, ha illustrato l’obiettivo dell’evento: «Oggi possiamo dire che la mappatura del no-profit ha rivelato molto – ha spiegato – Soprattutto, ha mostrato la disponibilità del mondo del volontariato a collaborare strettamente con le istituzioni locali e con chi ha cuore il futuro della nostra provincia. Il censimento che stiamo realizzando – ha spiegato il presidente del Csv – è un invito alla partecipazione attiva».

Spedicato ha sottolineato l’importanza della cooperazione. «In vista della giornata internazionale del volontariato, il 5 dicembre, abbiamo deciso di unire i risultati della mappatura e gli incontri futuri. Non si tratta di concludere un percorso, ma di iniziarne uno nuovo. C’è un bisogno reale di collaborazione e cooperazione – ha concluso Spedicato – non è più tempo di agire in ordine sparso».

La candidatura a Capitale italiana della Cultura

Il sindaco di Brindisi Pino Marchionna ha evidenziato il motivo dell’iniziativa. «Abbiamo pensato che questa città si contraddistingue per le tante iniziative che esistono, ma senza un filo comune che le coordini». Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di queste azioni anche per la candidatura di Brindisi a capitale italiana della cultura. «Ovviamente tutto ciò, in questo momento, è essenziale anche ai fini della preparazione del dossier perché le associazioni del terzo settore sono linfa vitale per sostenere questo sforzo straordinario».

Costruzione della democrazia partecipativa

«In un’epoca in cui la comunità tende a dimenticare le cose fondamentali – ha commentato il Procuratore Capo della Repubblica, Antonio De Donno – dobbiamo ricordare che la democrazia funziona dal basso. L’associazionismo, è la forma più elementare di democrazia partecipativa e sta diventando il vero cursore della società ed è alla base della costruzione delle nuove coscienze civiche». Il Procuratore ha poi evidenziato la necessità di un coordinamento tra le associazioni: «non è possibile che ognuno vada per la sua strada, occorre che ci sia uno strumento di raccordo per rendere il lavoro sempre più incisivo e funzionale nell’interesse dei cittadini».

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