Tutto pronto, a Novoli, per la grande festa. Si accende oggi, alle 20.30, la Fòcara, il falò più importante del Mediterraneo.
Oggi è il primo di tre giorni di celebrazioni religiose in onore di Sant’Antonio Abate che inizierà alle 7.30 con la prima messa. Alle 11, in corteo, autorità civili, religiose e militari con il comitato Festa procederanno in processione verso la Fòcara per benedire il grande falò e issare la tradizionale bandiera artisticamente realizzata a cura della falegnameria Giuseppe Salamac.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, ci sarà il tradizionale rito di benedizione degli animali, a seguire la processione per le vie del paese e la messa celebrata dal parroco don Luigi Lezzi che benedirà il pane di Sant’Antonio.
Una luminosa tradizione di secolare devozione che tocca il cuore da oltre trecento anni. Un rito di origini antiche in grado di affascinare grandi e piccoli. Il falò è un monumento di arte contadina, alto 25 metri con un diametro di 20, sapientemente costruito da circa cento volontari e dai maestri costruttori di arte contadina con circa centomila fascine di tralci di vite recuperati dalla rimonda dei vigneti e realizzato dai maestri “pignunai”, gli unici a conoscere la tecnica che consente di non far crollare il tutto.
Sulla cima della struttura è posta l’effige raffigurante il Santo, bruciata al momento dell’accensione del falò attraverso l’installazione di fuochi pirotecnici. Il fuoco arderà per tutta la notte con la piazza tradizionalmente gremita da migliaia di persone che potranno ascoltare i concerti di Malamore, Dimaggio, Paolo Belli Big Band e Mundial. L’accensione della monumentale pira sarà preceduta dalla esibizione di otto pianisti che suoneranno su altrettanti pianoforti: Lorenzo Corrado, Valentina Donato, Patrizio Marrone, Carlo Mormile, Nicola Ormando, Marco Palumbo, Shana Perrella e Ugo Ruocco. Tutti provenienti dall’associazione “Napoli Piano” presieduta da Marco Napolitano con Mariano Patti maestro concertatore.
«Una festa che culmina nell’accensione della Fòcara ma che è il frutto del lavoro durato almeno quattro mesi e che per il secondo anno consecutivo si è aggiudicato un importante contributo da parte del Ministero del Turismo e della Cultura», dichiara il sindaco di Novoli Marco De Luca. «La santità e la carità devono essere sempre presenti nella nostra vita», aggiunge don Luigi Lezzi, parroco di Sant’Antonio Abate mentre Tony Villani, presidente del comitato Festa, esprime la sua preoccupazione per una tradizione che potrebbe scomparire perché scarseggiano le persone in grado di raccogliere manualmente i tralci delle viti.