È di Foggia il rosato migliore d’Italia: al CalaRosa il premio Vinoway

Il miglior vino rosato italiano parla pugliese ed è prodotto a Foggia: è il “CalaRosa 2021”, un Igp Puglia Nero di Troia che nasce nella cantina “Borgo Turrito”.

Il titolare Luca Scapola ha ritirato personalmente il premio “Vinoway 2023” nella splendida cornice di Castello Monaci a Salice Salentino, in provincia di Lecce.

In tutto la commissione ha assaggiato e valutato ben quattro mila vini. Il CalaRosa 2021 ha ottenuto un punteggio di 97 su 100, occupando il gradino più alto del podio.

«È un’enorme soddisfazione che condivido con tutta la squadra di Borgo Turrito – ha dichiarato Luca Scapola -. Non è la prima volta che il nostro CalaRosa conquista un prestigioso riconoscimento. Negli anni scorsi siamo riusciti a vincere in Francia, Giappone e in altri concorsi nazionali e internazionali, ma la soddisfazione più grande è quella di confermarsi e di migliorarsi, e di farlo attraverso un vino che valorizza il vitigno ‘bandiera’ della Capitanata, quel Nero di Troia che anche Borgo Turrito, assieme ad altre cantine del territorio, sta facendo conoscere e apprezzare da esperti e consumatori in tutta Italia e in ogni parte del mondo».

Il CalaRosa è realizzato partendo da uve 100% Nero di Troia. Ha una gradazione alcolica del 13%. Borgo Turrito, invece, nasce nel 2006, l’anno in cui Luca Scapola ha preso il timone dell’azienda di famiglia, legata sin dal 1890 alla coltivazione della vite. Un passaggio generazionale che ha significato un cambio di visione e un ampliamento di prospettive, pur conservando il forte attaccamento alla terra che da anni si tramanda tra i vigneti e la cantina di Borgo Incoronata. Ed è proprio da questa antica borgata rurale dalla forte vocazione agricola che deriva il nome dell’azienda. Dal colore caldo e brillante, avvolge il palato con aromi di frutti rossi e delicate note floreali. Dal 2015, primo anno di produzione del CalaRosa, questo straordinario vino rosato foggiano ha ottenuto un riconoscimento dopo l’altro, a cominciare da “Le Mondial du Rosé”, a Cannes, dove fu giudicato come uno dei migliori rosati del mondo dall’Unione degli enologi francesi.

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