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Due giugno bollente: caldo record in Puglia e Basilicata. Si raggiungeranno i 38 gradi

Il ponte della festa della Repubblica non sarà una anticipazione dell’estate solo dal punto di vista dell’economia turistica ma anche nel clima. Oggi e domani saranno due giorni “bollenti” in Puglia e Basilicata, con le temperature che raggiungeranno i 38 gradi (le più alte a livello nazionale). La responsabilità è da ricondurre all’anticiclone africano che…

Il ponte della festa della Repubblica non sarà una anticipazione dell’estate solo dal punto di vista dell’economia turistica ma anche nel clima. Oggi e domani saranno due giorni “bollenti” in Puglia e Basilicata, con le temperature che raggiungeranno i 38 gradi (le più alte a livello nazionale). La responsabilità è da ricondurre all’anticiclone africano che farà innalzare la colonnina fino a lunedì. «L’area depressionaria che si è formata sulla penisola iberica – spiega Roberto Vallorani, previsore del Consorzio Lamma, Cnr – in concomitanza con la rimonta dell’alta pressione, favorirà il richiamo di aria molto calda al Nord Africa. Avremo così, da oggi e presumibilmente fino a domenica, che le temperature saliranno su valori ampiamente sopra la media, di 6-7 gradi, mentre a livello nazionale – nota il meteorologo – l’incremento rispetto ai valori tipici del periodo sarà di ben 11 gradi, principalmente domenica. Il caldo inciderà dalla Toscana e dall’Emilia Romagna in giù, mentre ci sarà una diffusa instabilità nelle aree alpine, soprattutto domani, e in quelle prealpine. Venerdì, in particolare, i temporali in queste zone montuose saranno più frequenti».

Il caldo straordinario di questo periodo non fa che acuire il rischio siccità. Confagricoltura, negli scorsi giorni, ha lanciato l’allarme per l’agricoltura. «Tutti gli anni in Puglia arriva il caldo – afferma il presidente pugliese dell’associazione, Luca Lazzàro – e, in concomitanza, si aggrava la siccità e la mancanza d’acqua. Tutti gli anni a giugno arrivano uno ‘Scipione’, un ‘Caronte’ e un ‘Lucifero’, e tutti gli anni cala il livello negli invasi. Il problema si ripresenterà anche in futuro se non si investe in una politica irrigua unica, nel risparmio degli sprechi e nel riuso».

La disponibilità di acqua è un elemento fondamentale che condiziona pesantemente la produttività agricola. Soprattutto in una regione dove operano 77mila aziende agricole, quasi 11% del totale quelle italiane (dato febbraio 2022 Centro studi Confagricoltura) su una superfice agricola coltivata di 1,3 milioni di ettari, il 10,2% di quella nazionale (12,6 milioni di ettari).

«Confagricoltura Puglia – prosegue Lazzàro – è impegnata a sensibilizzare le istituzioni sull’importanza del riutilizzo delle acque reflue e sulle necessità infrastrutturali specifiche del territorio. Per esempio, il riutilizzo delle acque reflue trattate è un approvvigionamento idrico affidabile, indipendente dalla siccità stagionale e dalla variabilità meteorologica. Con il Piano nazionale degli interventi nel settore idrico e il Recovery Plan oggi – conclude – c’è la possibilità di avere corsie preferenziali di finanziamento per risolvere il problema storico della crisi idrica nella nostra regione».

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