È stata riaperta con doppio binario la linea ferroviaria Andria-Corato, teatro del tragico scontro tra treni che il 12 luglio del 2016 provocò la morte di 23 persone e il ferimento di altre 57.
Stamattina alle 5:15, da Ruvo di Puglia, è arrivato il primo treno nella nuova stazione di Andria Sud.
Chiusa la fase di “switch off” è stata aperta anche al traffico viaggiatori anche la seconda stazione di Corato, denominata “Corato Sud-Ospedale” sulla linea ferroviaria Ruvo-Corato anch’essa oggetto di lavori di raddoppio e per la quale si è conclusa positivamente la fase autorizzativa.
Novanta milioni di euro l’importo totale dei lavori di raddoppio della tratta Ruvo-Corato-Andria sud comprese la nuova fermata di Corato Sud-Ospedale, la ristrutturazione della stazione di Corato e la nuova stazione di Andria Sud.
Per realizzare le opere sono stati stanziati 60 milioni dall’Ue a valere sul progetto finanziato con il P.o. Fesr 2007-2013 e P.o. Fesr 2014-2020, oltre ad un cofinanziamento della Regione Puglia per circa 30 milioni di euro.
«La riapertura della linea ferroviaria Corato – Andria Sud, con standard di sicurezza adeguati e la circolazione a doppio binario segna una giornata importante per la Bat e l’intera Puglia», commenta la consigliera regionale del Movimento cinque stelle, Grazia Di Bari. «Il nostro pensiero oggi non può non andare alle vittime del disastro ferroviario di sette anni fa e alle loro famiglie, che resteranno per sempre nella nostra memoria. In questi anni – aggiunge – come rappresentanti del territorio abbiamo lavorato con il massimo impegno per garantire la riapertura della linea, con interlocuzioni continue con l’assessorato regionale ai Trasporti e i vertici di Ferrotramviaria e continueremo a farlo per venire incontro alle esigenze dei pendolari. L’apertura al pubblico della seconda stazione di Corato e della nuova stazione di Andria Sud sono sicuramente notizie positive e importanti. Ci impegneremo a tutti i livelli, lavorando in sinergia per risolvere le criticità che ancora permangono e dare al territorio il servizio di trasporti che i cittadini meritano», conclude Di Bari.