Ha superato i 28mila euro, in meno di 24 ore, il crowdfunding lanciato da Giuseppe Savino, titolare di Casina Savino, che ieri, a causa di una violenta grandinata abbattutasi nel Foggiano, ha visto andare completamente distrutto il suo campo di tulipani, il più grande della Puglia.
Savino ha diffuso sui social un video in cui mostra il suo campo, frutto di sacrifici e importanti investimenti. Le sue lacrime hanno fatto il giro del web e numerosi sono stati i messaggi di vicinanza e sostegno.
«Nel pianto e nello sconforto – ha scritto Giuseppe Savino – ho continuato a leggere i messaggi che arrivano da ciascuna/o di voi e il bene che si è creato intorno a questo campo è, ed è stato, davvero enorme, ci sentiamo contadini amati».
Giuseppe ha garantito il rimborso per tutti coloro che avevano acquistato il biglietto per la raccolta dei 4 Tulipani di Puglia.
Ma in tanto hanno chiesto come potessero sostenere e aiutare Giuseppe nel ripristinare la sua attività, un campo di tulipani che lo stesso agricoltore descrive come «coltivato ai margini di una città ferita da cui crediamo possano nascere feritoie di bellezza per curarne le difficoltà».
«Vi diciamo con sincerità che non era la prima cosa a cui avevamo pensato, non perché non ne avessimo bisogno, ma perché quando ami ti preoccupi di ciò che ami, delle persone in primis, dei fiori, poi del resto», ammette Giuseppe Savino. «Il grosso dispiacere è di non vedervi qua, la gioia dei bambini, il sorriso dei genitori, le foto delle coppie innamorate. Sapete quante coppie si sono promesse amore eterno nei nostri campi? Tante. Tutto questo ha un enorme valore, e dà finalmente senso al nostro sudore. Nostro padre ha coltivato per una vita i campi in solitudine e di “grazie” ne ha ricevuti davvero pochi», prosegue.
«In questa agricoltura quando perdi, perdi due volte: una è il raccolto, l’altra l’accoglienza».
E così, accogliendo le richieste dei tanti che hanno virtualmente abbracciato Giuseppe, il team di Casina Savino ha così avviato una raccolta fondi online ringraziando anticipatamente chi volesse contribuire. Il target dei 28mila euro è stato raggiunto in pochissimo tempo e oggi partirà la conta dei danni.
«La prima azione che vorremmo intraprendere se il campo ci restituisce dei fiori – promettono da Cascina Savino – si chiama dono. Se tutto questo dolore può servire a donare colore dove c’è altra e alta sofferenza noi ci siamo».