Ci eravamo tanto amati. Il rapporto tra il turismo di massa e il Salento, sembrava ormai incrinato definitivamente. La botta ricevuta dal biennio pandemico al settore che, in tutto in Sud ma in particolare da Lecce in giù, era sempre stato florido, è stata di quelle tremende. Questa estate, nonostante la pandemia sia al – si spera – canto del cigno, a far calare le presenze nel mese di luglio ci aveva pensato il caro vita, soprattutto nella sua sfumatura che riguarda l’aumento dei prezzi dei carburanti. A Ferragosto, però, gli italiani – fortunatamente – non sanno proprio rinunciare e allora ecco che le più importanti mete di villeggiatura del tacco d’Italia, si sono ripopolate magicamente (anche se si può sempre far meglio), dopo un luglio pessimo e un bimestre, maggio-giugno, che invece aveva fatto ben sperare.
«Dopo un buon avvio di stagione – racconta Raffaele De Santis, presidente di Federalberghi Lecce, si è registrato un calo di presenze nel mese di luglio, che si è prolungato anche nella prima settimana di agosto. Le cause di questo calo sono ben note a tutti, ma oltre al caro vita – aggiunge De Santis -, la responsabilità è da ricercare anche nelle migliori offerte dei Paesi frontalieri – parliamo di Croazia, Albania e Grecia – e ancora una volta nella recrudescenza dei contagi Covid. Oggi, ancora, il Covid registra un 13% di incidenza della positività sui tamponi effettuati – insiste il presidente di Federalberghi -, e quindi anche coloro che avevano scelto di venire in Puglia o addirittura avevano prenotato una vacanza hanno dovuto rimandare questa loro presenza».
Nonostante tutto, però, l’utlima settimana fa ben sperare per il futuro.
«Registriamo – continua De Santis -, nel periodo di Ferragosto, ed anche fino al 21 agosto, un sold out che speriamo si prolunghi fino alla quarta e ultima settimana del mese. Ci fa ben sperare soprattutto la presenza di tanti turisti stranieri. Sono tornati ad affollare le nostre città ospiti francesi, inglesi, tedeschi, olandesi, svedesi, e anche quelli che arrivano da oltreoceano. Questa presenza ci fa ben sperare perché i mesi di settembre e ottobre sono i mesi migliori per gli stranieri che vengono in Puglia. Questo è quello che auguriamo almeno per sopperire al calo di presenze del mese di luglio».