Diritti Lgbtq+ e contrasto alla violenza di genere: il Governo non impugnerà la legge pugliese

Il Governo non impugnerà la legge regionale pugliese sui diritti delle persone Lgbtq+ e contro la violenza di genere.

Lo ha comunicato, in avvio dei lavori del Consiglio regionale della Puglia, la presidente Loredana Capone.

La legge contiene disposizioni per garantire il principio delle pari opportunità e della parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso delle persone.

Il dispositivo legislativo, di cui era primo firmatario il consigliere regionale Donato Metallo del Partito democratico, era stato sottoscritto da numerosi altri consiglieri del Pd, M5s, Con, Per la Puglia e Misto.

Tra i principi e le finalità dell’intervento è richiamata in particolare «l’importanza di prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dalle variazioni nelle caratteristiche di sesso».

La legge promuove specifiche politiche del lavoro, di formazione e riqualificazione professionale, di inserimento lavorativo, oltre che attività volte a garantire la parità di accesso al lavoro.

Vengono disposti interventi in materia socio-assistenziale e socio-sanitaria di informazione, consulenza e sostegno in favore delle persone omosessuali, transessuali, transgender e intersessuate, nonché delle loro famiglie.

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