Ostuni, tra le città preferita dai cosiddetti paperoni, secondo l’analisi di LuxuryEstate.com, il portale immobiliare internazionale leader nel settore del lusso, che ha verificato quali siano le località italiane, dove i ricchi europei hanno interesse a trovare una dimora di lusso. Milano, con il 9.1 per cento e Roma con 8,7 per cento, guidano la speciale classifica, seguite da Venezia con il 2,5 per cento, Como 2,1 per cento e Ostuni con il 2 per cento. Cosa spinge il turista a scegliere la Città Bianca e quali sono le sue richieste? Lo spiega Andrea Flore, agente immobiliare di Ostuni.
Ostuni è la quinta principale città dove comprano casa gli stranieri? Cosa significa per il territorio?
«Da agente immobiliare, posso basarmi sui dati lordi, quindi, tutte le richieste che ci arrivano, che non per forza si traducono in vendite. In primis, gli stranieri, che cercano delle situazioni qualitativamente alte, definibili di lusso, decidono di acquistare questi immobili in città, sicuramente per avere un loro buen retiro in alcuni periodi dell’anno. Però, essendo la nostra una zona a grande richiesta turistica, il loro diventa un vero e proprio investimento in strutture da riaffittare, in altri periodi, ad altri turisti, prettamente stranieri».
Perché l’investitore straniero sceglie proprio Ostuni come residenza?
«Per lo stesso motivo per cui i turisti decidono di venirci in vacanza, quindi la vicinanza al mare, il clima favorevole, le bellezze architettoniche del nostro centro storico, il cibo buono, ma anche il nostro stile di vita, a detta degli stranieri salubre e lento, al contrario delle grandi città, dove prevale lo stress».
Cosa chiede il compratore straniero, quando viene in cerca di una casa?
«Negli ultimi due anni, abbiamo avuto molta richiesta di ville in campagna, già pronte, anche con Piscina, oppure investimenti in antichi casolari da ristrutturare e trasformare in strutture extralusso o case nella zona storica della città. Insomma, situazioni tipicamente pugliesi e ostunesi».
Come la pandemia ha cambiato il vostro lavoro e le richieste?
«Durante la pandemia, chi, come me lavora nel nostro settore, ha avuto paura di non poter più lavorare nel post Covid, in quanto, tra spostamenti limitati e crisi economica, immaginavamo che la gente non investisse più in immobili. Invece, siamo stati smentiti totalmente, perché la vera sorpresa è stata proprio quella di avere tantissime richieste dopo l’epidemia, sia da gente straniera che da italiani del nord».