Didacta Puglia, parla Paola Concia: «Così formiamo gli insegnanti del futuro» – L’INTERVISTA

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Si apre questa mattina nella main hall Gaetano Salvemini della Fiera del Levante la prima edizione di Didacta Puglia, il salone dedicato al mondo dell’istruzione che da sette anni fa incontrare i protagonisti della filiera del mondo della scuola. Promotrice dell’evento e ideatrice del format nato nel 2017 è Paola Concia, insegnante, protagonista delle battaglie sui diritti civili ed ex deputata del Pd eletta proprio in Puglia.

Come nasce Didacta Italia?

«Lavoravo alla Camera di commercio italiana in Germania e ci venne a trovare il direttore generale di Didacta International, la più importante fiera al mondo dedicata all’istruzione che da più di mezzo secolo mette in relazione docenti e formatori. Contestualmente ricoprivo il ruolo di membro del consiglio di amministrazione di Fiera Firenze, così portai l’idea nel capoluogo toscano, trovando subito accoglienza. Da lì è partito un progetto che cresce di anno in anno».

Perché un’edizione in Puglia?

«Da tre anni abbiamo deciso di andare verso i territori, tanto che per due volte abbiamo allestito la fiera in Sicilia. Poi, grazie all’assessore all’istruzione della Regione, Sebastiano Leo, abbiamo iniziato a lavorare al progetto che si apre oggi a Bari. E’ stato ed è un grosso impegno, ci lavoriamo da febbraio, ma, visti i risultati già in sede di adesione, posso dire che è stato fatto un buon lavoro con grande spirito di collaborazione da parte di tutti».

E la risposta del mondo della scuola pugliese e delle regioni limitrofe come l’è parsa?

«Stiamo avendo una grande partecipazione dei docenti, che sono poi il nostro target di riferimento maggiore, visto che Didacta fa essenzialmente formazione ad altissimo livello, rivolta soprattutto a coloro che insegnano in tutte le scuole dalla primaria, fino alle scuole superiori».

Come si svolge questa formazione?

«In tre giorni a Bari avremo quasi mille eventi formativi, di cui 170 sono quelli previsti dal programma scientifico della fiera e gli altri organizzati dalle aziende che prendono parte a Didacta e che rappresentano l’intera filiera della scuola e anche dalla Regione che ha programmato un suo calendario di incontri».

Chi è il docente di riferimento per la fiera?

«Quegli insegnanti che vogliono formarsi sull’innovazione della didattica e sui nuovi luoghi dell’apprendimento. Il nostro è un servizio pubblico grazie alla partnership con il ministero dell’Istruzione e del merito e con Indire che è l’ente di ricerca dello stesso Ministero. Noi facciamo formazione con percorsi molto qualificati e i docenti lo sanno, tanto che si iscrivono agli eventi sempre più numerosi, anche perchè la scuola sta cambiando e nonostante spesso ci flagelliamo, io che conosco anche altre realtà educative estere come quella tedesca possono dire che, invece, la nostra è un’ottima scuola».

A proposito di innovazione, l’Intelligenza artificiale è uno dei temi più discussi degli ultimi anni, voi che relazione avete con questo nuovo strumento, così correlato con l’apprendimento?

«Già da tre anni facciamo formazione anche sull’intelligenza artificiale collegata alla formazione, soprattutto sul suo giusto utilizzo. Questo perché l’Ai può essere di grande aiuto per i docenti, potendo sgravarli da tanti compiti, come l’apprendimento nozionistico. Inoltre, essa può venire in aiuto anche per i percorsi formativi, visto che grazie alle possibilità dell’Ai si possono predisporre programmi personalizzati per l’insegnamento, stabilite sulle caratteristiche di ciascuno studente. Può essere un forte strumento di democratizzazione».

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