Delitto di Torremaggiore, l’avvocato di Tefta Malaj: “Taulunt aveva premeditato tutto”

Dopo tutte le notizie che sono circolate in questi giorni sui tragici fatti di Torremaggiore, interviene l’avvocato Michele Sodrio, che difende Tefta Malaj, la madre di Jessica Malaj (e del piccolo Leonardo di 5 anni), nonchè moglie dell’assassino Taulat Malaj, che nella notte del 7 maggio scorso a Torremaggiore ha ucciso il presunto amante della moglie, il 51enne Massimo De Santis, e ucciso la propria stessa figlia, che si è lanciata a fare scudo alla madre, altra vittima designata della furia omicida del panettiere albanese.

“Ho avuto modo di parlare con la mia cliente in ospedale, anche se per pochi minuti, viste le sue condizioni ancora gravi. Ho parlato anche con alcuni dei parenti più stretti, che la assistono con amore. Dalle cose che ho appreso e che ho riferito alla Procura con una mia apposita memoria, mi sono convinto che molto probabilmente Taulat Malaj aveva premeditato sia l’omicidio di Massimo De Santis, che quello della moglie Tefta. Sono anche abbastanza convinto che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l’assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulat, che odiava anche la sua stessa figlia.

Vedremo se i difensori dell’indagato porteranno elementi per sostenere l’incapacità mentale, ma è una circostanza che già allo stato posso escludere con buona certezza. Altro che incapace! Taulat Malaj ha compiuto una serie di gesti terribili e disumani, nella piena consapevolezza di quello che stava facendo. E sono convinto che avesse deciso di uccidere quanto meno dal giorno prima.

Altre aggravanti da ergastolo che mi sembrano palesi sono quelle dei futili motivi e della crudeltà. Ho fatto presente anche questo alla Procura, chiedendo delle specifiche indagini al riguardo. Vedremo l’esito.
In questo momento il mio impegno è rivolto a Tefta ed al suo bambino di 5 anni, che spero possano trovare aiuto dalle istituzioni, per essere sistemati in un luogo diverso da quello della mattanza. Anche qui vedremo se alle parole seguiranno i fatti”.

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