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Dazi, la Cina risponde agli Usa: imposte fino al 15% per le importazioni di prodotti americani

La Cina ha annunciato che imporrà dazi fino al 15% sulle importazioni di prodotti agricoli chiave degli Stati Uniti, tra cui pollo, maiale, soia e manzo. Le tariffe annunciate dal ministero del Commercio dovrebbero entrare in vigore dal 10 marzo. Una mossa in risposta all’ordine del presidente Usa Donald Trump di aumentare le tariffe sulle importazioni di prodotti cinesi al 20% in generale, perché, secondo la Casa Bianca, la Cina non ha preso alcuna misura per limitare le forniture di fentanyl agli Stati Uniti.

Oltre a confermare il giro di vite su prodotti canadesi e messicani, ha anche firmato un ordine esecutivo che raddoppia i dazi sulle importazioni cinesi dal 10% al 20%, perché, secondo la Casa Bianca, la Cina non ha preso alcuna misura per limitare le forniture di fentanyl agli Stati Uniti.

Cina inserisce 10 aziende Usa in lista ‘entità inaffidabili’

Pechino ha inserito altre 10 aziende statunitensi nella sua lista di ‘entità inaffidabili‘, il che impedirà loro di impegnarsi in attività di importazione o esportazione legate alla Cina e di effettuare nuovi investimenti nel Paese. Le aziende inserite nell’elenco sono TCOM,Limited Partnership; Stick Rudder Enterprises LLC; Teledyne Brown Engineering; Huntington Ingalls Industries; S3 AeroDefense; Cubic Corporation; TextOre; ACT1 Federal; Exovera e Planate Management Group. L’aggiunta di queste 10 società arriva dopo che il mese scorso la Cina aveva inserito nell’elenco delle entità inaffidabili la società di moda PVH Group e la società di biotecnologie Illumina.

Separatamente, la Cina ha aggiunto 15 aziende statunitensi alla sua lista di controllo delle esportazioni, tra cui aziende del settore aerospaziale e della difesa come General Dynamics Land Systems e General Atomics Aeronautical Systems. «La Cina ha deciso di includere nella lista di controllo delle esportazioni 15 entità statunitensi che mettono in pericolo la sicurezza nazionale e gli interessi della Cina, vietando l’esportazione di prodotti a duplice uso», ha reso noto il ministero del Commercio in un comunicato.

Entrati in vigore i dazi Usa su prodotti di Canada e Messico

Intanto oggi, martedì 4 marzo, sono entrati in vigore i dazi degli Usa su prodotti canadesi e messicani. Trump aveva dichiarato che andrà avanti con l’applicazione di Dazi del 25% sui beni importati dal Canada e dal Messico negli Stati Uniti, aggiungendo che il tempo a disposizione per raggiungere un accordo è scaduto. Si prevede inoltre che entrerà in vigore un ulteriore dazio del 10% sulle importazioni cinesi, costringendo tutti e tre i principali partner commerciali degli Stati Uniti ad affrontare barriere commerciali notevolmente più elevate rispetto a poche settimane fa.

«Non c’è più spazio per il Messico o per il Canada», ha detto il tycoon alla Casa Bianca. «I dazi, sapete, sono tutti impostati. Entreranno in vigore domani». Alcuni esperti hanno dichiarato ad Abc News che le tariffe su Messico, Canada e Cina potrebbero far aumentare i prezzi di una vasta gamma di beni. Dazi di questa portata aumenterebbero probabilmente i prezzi pagati dagli acquirenti statunitensi, poiché gli importatori in genere trasferiscono una quota del costo di quelle tasse più elevate ai consumatori, hanno affermato gli esperti. La politica potrebbe aumentare i prezzi per prodotti che vanno dai pomodori alla tequila ai ricambi auto.

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