Dalla Valtellina a Mariotto: due cowboy sulle strade della transumanza

Il senso del viaggio sta tutto in una frase. Questa: “Il sindaco Francesco Paolo Ricci, la giunta e il Consiglio comunale di Bitonto si congratulano con Angelo De Palo e il suo destriero Cubito per la determinazione e il coraggio mostrati nell’effettuare un lungo viaggio che li ha portati dalla Valtellina a Mariotto. Nessun’impresa è stata compiuta da un uomo ragionevole”.

La si legge nella targa che l’amministrazione ha voluto donare sia ad Angelo De Palo che a Nicola Giana, i due cowboy che venerdì sera sono arrivati nella frazione dopo un’impresa che sicuramente resterà nella storia. Abbiamo conosciuto questi due uomini qualche settimana fa, raccontando quello che stavano facendo.

Partiti il 22 maggio dalla Valtellina, hanno deciso di girare l’Italia e di arrivare fino in Puglia, rigorosamente in sella ai loro cavalli. Significa, allora, aver percorso 1.600 chilometri tra mille difficoltà, numerose avventure e tantissima gente incontrata lungo il cammino.

«Abbiamo tenuto – dice Angelo De Palo, 59 enne mariottano ma da anni nel nord Italia, cuoco e poliziotto in pensione – la media di 30 chilometri al giorno con qualche giorno di riposo, sia per i cavalli che per noi. Siamo arrivati fin qui attraversando fiumi, torrenti, guadi, vegetazione. La cosa più bella che abbiamo attraversato è stata gran parte del tratturo Celano-Foggia, uno dei più importanti tratturi d’Italia, che si usava tanto tempo fa per la transumanza del bestiame».

E spiega: «Il motivo che mi ha spinto a fare quest’impresa è principalmente la passione per i cavalli, che è una tradizione di famiglia: c’era mio nonno, il mio papà ed è da più di 40 anni che ho i cavalli in Valtellina. Volevo fare questo percorso da solo, poi ho parlato con il mio amico Nicola che ha deciso di cavalcare e fare questo viaggio con me».

«Sono principalmente un viaggiatore – sottolinea Nicola Giana, per la prima volta a Mariotto – e ho maturato diverse esperienze di trekking e mi mancava un’esperienza come questa. Parlando con Angelo, mi ha detto che aveva questo sogno e abbiamo deciso di condividerlo insieme: lui con le sue motivazioni mentre io perché ero alla ricerca di un’esperienza diversa, un viaggio diverso dal solito». A omaggiare Angelo e Nicola, al loro arrivo in Puglia anche il sindaco Francesco Paolo Ricci, buona parte della Giunta comunale e alcuni consiglieri.

«Un viaggio di altri tempi – le parole rivolte loro dal primo cittadino -alla ricerca delle proprie radici, che ha permesso a due cowboy di percorrere la penisola a stretto contatto con la natura, ricevendo accoglienza e sostegno lungo tutto il percorso che pure ha riservato loro alcune insidie».

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