Le polemiche sul Gargano, in questa lunga e calda estate, viaggiano sulle strade del Parco e sui binari. Mentre è in corso la discussione accesa tra chi vuole la superstrada del Gargano e chi vi si oppone, sui trasporti si apre un altro fronte di polemiche.
La discussione si è aperta dopo la proposta della senatrice Anna Maria Fallucchi di liberare il tratto costiero Rodi – San Menaio dalla presenza (che la parlamentare definisce “obsoleta e inutile”) dei binari della ferrovia del Gargano. L’obiettivo è quello di liberare la costa dai binari che da troppi anni – prosegue la senatrice -«si estendono da Costa Ripa a Calenella deturpando il paesaggio naturale, ostacolando la piena fruizione delle meraviglie costiere e limitando lo sviluppo delle attività locali, a fronte di un utilizzo estremamente esiguo del treno su questa tratta”. Per rafforzare la sua proposta la senatrice ha organizzato una raccolta di firme, che ha raggiunto quota mille in poche ore. Contro la proposta della senatrice il Wwf, che ricorda come la ferrovia sia il mezzo più ecologico e a basso impatto ambientale. «Ciò dovrebbe essere ancor più evidente in un parco nazionale, come quello del Gargano, nel quale tutta l’offerta turistica andrebbe riorientata su modelli ecosostenibili, capaci di intercettare la crescente domanda di persone che non vogliono prendere l’automobile e che prediligono destinazioni capaci di offrire soluzioni trasportistiche collettive, come ad esempio le Cinque Terre in Liguria, dove l’unica possibilità di accesso è rappresentata proprio dalla ferrovia».
Il Wwf, inoltre, dichiara la sua preoccupazione su possibili speculazioni edilizie perché l’eliminazione dei binari comporterebbe la rimozione del divieto assoluto di costruzione entro i trenta metri dai binari. Contrario allo smantellamento della ferrovia anche l’esperto di politiche territoriali Pasquale Cataneo che ricorda come «in tutta Italia e nella Ue, si stanno riaprendo e valorizzando le ferrovie minori chiuse e/o dismesse. Grazie al progetto “Binari” senza tempo in pochi anni sono state riaperte alcune linee ferroviarie dedicate al turismo ferroviario, che consentono di scoprire la bellezza di territori italiani meno conosciuti, fuori dai nodi ferroviari e dagli itinerari classici, e favorire il loro rilancio».
Cataneo, inoltre, propone di investire anche sul Gargano, come si sta cercando di fare nei Monti Dauni con il turismo lento e sostenibile, unitamente a quello ciclo-pedonale, utile a poter fornire un’offerta turistica più ampia e destagionalizzata.
Sul progetto di soppressione della tratta ferroviaria è intervenuto anche con una nota unitaria i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. «Apprendiamo, non senza stupore, dell’iniziativa promossa, tra gli altri, dalla senatrice Anna Maria Fallucchi di Fratelli d’Italia volta a sostenere la soppressione della Linea Ferroviaria delle Ferrovie del Gargano tra Rodi Garganico e Calenella», scrivono i sindacati che aggiungono «I motivi della richiesta risiederebbero nella necessità di garantire una maggiore fruibilità del territorio prospiciente la costa da parte dei residenti attraverso la realizzazione di un lungo e illuminato viale alberato ed illuminato dedicato a pedoni e cicloamatori, da realizzare sull’attuale sede ferroviaria».
Poi la nota unitaria di Cgil, Cisl e Uil precisa un aspetto, a loro parere, fondamentale «Giova ricordare a noi stessi, ma soprattutto a chi forse negli ultimi anni si è distratto, che negli atti programmatici e nei piani attuativi la Regione Puglia definisce il sistema ferroviario asse portante della mobilità nonché il vettore sul quale basare il futuro del trasporto pubblico locale». E più avanti aggiunge «Sempre per rinfrescare la memoria, ricordiamo che la Regione Puglia con la delibera 754 del 23 maggio 2022 ha adottato la proposta di Aggiornamento del Piano Attuativo 2021-2030 del Piano regionale dei trasporti corposo documento programmatico che prevede, tra le altre cose, per la tratta Rodi Garganico-Peschici-Calenella il servizio ferroviario tramite tranvia, rispondendo di fatto alle molteplici richieste che le scriventi negli anni hanno fatto per garantire agli abitanti del Gargano del nord una mobilità sostenibile e sicura». Poi, Cgil, Cisl e Uil concludono sostenendo un progetto, addirittura, di ampliamento della tratta ferroviaria. «La linea ferrata dovrebbe attestarsi addirittura a Vieste in modo da poter creare l’intermodalità con l’aeroporto Gino Lisa e decongestionare il traffico automobilistico».
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Apricena, Antonio Potenza «Tiene banco in questa torrida estate la discutibile raccolta firme per liberare la tratta ferroviaria fra Rodi Garganico e Peschici-Calenella per realizzare uno nuovo spazio ciclopedonale. Desta sconcerto come si possa pensare di realizzare la ciclopedonale se, a quanto pare, il Governo cancella i progetti delle ciclovie della Puglia a causa della mancanza di fondi del Pnrr».