Dal pane ai regali: per pugliesi e lucani Natale è la festa dei rincari

Saranno feste particolarmente complicate da un punto di vista economico per le famiglie pugliesi e lucane. L’inflazione, che oramai sfiora il 12%, non risparmia nessun prodotto e apparecchiare la tavola di Natale non sarà semplice per chi avrà la necessità di tenere sottocchio i costi. L’impatto sui consumi inizia ad essere evidente, con un calo il mese scorso che ha sfiorato il 3%. L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato un vero e proprio report sugli alimenti più colpiti dall’inflazione e sui regali. Al primo posto tra questi ultimi ci sono le macchine da caffè. Che siano in cialde o capsule, costano in media il 25,9% in più. Al secondo posto i film in dvd, su del 23,6%, che pagano anche per il successo dei nuovi servizi in streaming che ne hanno ridotto l’utenza. Sul terzo gradino del podio ci sono le fotocamere e le videocamere, con un incremento del 20,2%. Se si vuole regalare una Friggitrice ad aria o un forno a microonde si sborsa l’11,6% in più rispetto al 2021. Al quinto posto la Telefonia fissa, con +11,5%. I Gioielli saranno anche per sempre, ma per averli ora si spende un supplemento del 9,4%. In settima posizione le Centrifughe, +8,8%. Non ci si salva neanche se vogliamo cavarcela con un Fiore o una pianta, per la quale dovremo sborsare un extra dell’8,7%. Le penne, invece, hanno subito una maggiorazione del 6,8%. Chiudono le prime dieci posizioni creme, dopobarba, deodoranti, rossetti, fondotinta, mascara, profumi che segnano un rialzo del 6%. Seguono Lampade (+5,7%), Biciclette (+5,2%), Piatti e tazzine (13°, +5%), Pentole e Strumenti musicali (+4,8% per ambedue). Una Tovaglia natalizia è un classico, ma costa il 4,7% in più. Poi frullatore a immersione, macchina impastatrice (16°, +3,9%), indumenti per uomo (+3,4%), computer desktop, computer portatile, notebook, tablet (18°, +3,3%), indumenti per donna (+3,2%). Chiudono la top 20 guanti, cravatte, cinture con +3%. Al momento, invece, mostrano rincari più moderati le calzature (per donna +2,1%, per uomo +0,4%) e i giocattoli (25°, +1,8%). Addirittura in deflazione i libri di narrativa (-2,2%) e la telefonia mobile che chiude la top 30 con -5,6%. Al momento, invece, mostrano rincari più moderati le calzature (per donna +2,1%, per uomo +0,4%) e i giocattoli (25°, +1,8%). Addirittura in deflazione i libri di narrativa (-2,2%) e la telefonia mobile che chiude la top 30 con -5,6%.

Una tavola sempre più costosa

È la frutta fresca esotica ad occupare il primo posto tra gli alimenti tipici della tavola natalizia che hanno subito il maggiore rincaro: +19,3%. Al secondo posto c’è il pollame, con un aumento del 18%. Medaglia di bronzo invece per il formaggio che costa il 16,8% in più rispetto a un anno fa. Nessuna eccezione neanche per i dolci: quelli confezionati costano il 13,8% in più. Segue il Pane fresco, molto gettonato per via degli affettati, che registra un +13,3%. In nona posizione i ravioli, i tortellini, i cappelletti e gli agnolotti che aumentano del 12,5%. La carne bovina chiude la top dieci con +8,6%, seguita a stretto giro da quella ovina con +8,5%. Gli affettati, al 12° posto, ci costeranno l’8,2% in più rispetto allo scorso anno, ex aequo con il pesce fresco.

Non va bene neanche per chi, come antipasto, prende Polpi o gamberi o cucina cozze e vongole: +7,5%.

E se proprio non si riesce a fare a meno del brindisi a mezzanotte di Capodanno bisognerà prevedere un esborso del 6,7% maggiore rispetto a un anno fa.

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