Andria e il Giappone diventano più vicini sotto l’egida delle tradizioni enogastronomiche: martedì prossimo nella sala Giunta di Palazzo di Città, la sindaca Giovanna Bruno accoglierà una delegazione di sindaci provenienti dalla lontana Prefettura di Saga per rinnovare un legame nato già nel 2015, quando il celebre chef contadino Pietro Zito ebbe l’idea di organizzare la Saga Night nel suo ristorante Antichi Sapori, ripetutasi ogni anno con l’intento di promuovere i prodotti agroalimentari giapponesi e creare una sinergia col territorio andriese. Zito veniva da un rapporto già consolidato con il Sol Levante: nel 2013 infatti un piccolo angolo del borgo di Montegrosso era stato inaugurato a Tokyo, nell’elegante e brillante zona Hiro, rinomata per la presenza delle ambasciate.
Qui il patron di “Antichi Sapori” aveva concesso la sua consulenza enogastronomica, portando nella capitale orientale la burrata e l’olio extra vergine d’oliva ma anche anche la semplice e gustosa “acqua sale”, prodotti che avevano fatto andare in visibilio il popolo nipponico. Nel 2022, inoltre, Zito è stato ospite in Giappone come ambasciatore della città federiciana, contribuendo a intensificare gli scambi culturali e commerciali tra Andria e la Prefettura di Saga.
Durante la visita andriese dei prossimi giorni, la delegazione giapponese, composta dai Sindaci di Ogi, Karatsu, Taku, e Kanzaki, insieme a Pietro Zito, incontrerà la sindaca Giovanna Bruno per intrattenere un costruttivo scambio di idee riguardo alle potenziali attività di collaborazione: l’evento culminerà con la firma ufficiale del Patto di Amicizia tra le 20 città della Prefettura di Saga e la Regione Puglia. Un momento significativo che sottolinea il forte legame tra le due culture e l’impegno per promuovere la comprensione reciproca attraverso scambi e partnership.
«Le relazioni inter istituzionali vanno anche oltre i nostri confini regionali e nazionali e questo ci inorgoglisce – commenta la sindaca Giovanna Bruno -. Grazie alle tante eccellenze del territorio, stiamo imbastendo rapporti di scambi culturali e commerciali, oltre che innescare il meccanismo di rafforzamento delle nostre realtà imprenditoriali e produttive in terre straniere, che guardano con ammirazione e attenzione ai nostri percorsi di rilancio della città».