Dal cantiere alle passerelle, quando anche gli abiti da lavoro si trasformano in stile. L’idea del 21enne torittese Marco Servedio è stata quella di sdoganare gli indumenti che vengono usati dagli operai, per donare loro bellezza, praticità, stile.
Il suo modello il padre, che da piccolo lo portava con se sui cantieri. Qui Marco ha la possibilità di riflettere sui rischi connessi al lavoro e sull’importanza della prevenzione. «Normalmente – dichiara – l’abbigliamento da lavoro presta scarsa attenzione nei confronti delle tipologie di fisicità, ed è poco funzionale rispetto allo specifico lavoro svolto in termini di aderenza al corpo e di mobilità, di resistenza alle abrasioni e di impermeabilità. Ho voluto rispondere a queste esigenze e puntare su sicurezza e design».
Il progetto 3k
La linea 3K, creata dal torittese, impiega tessuti tecnici (Majotech) dalle alte funzionalità performative, resistenti alle abrasioni e all’acqua, traspiranti e dunque adatti ad ogni stagione, doppiamente protettivi contro gli agenti atmosferici.
I pannelli fotovoltaici
La grande innovazione sta in un dettaglio di modernità. Il designer pugliese ha inserito nel tessuto dei suoi abiti piccoli pannelli fotovoltaici che alimentano led che permetteranno, caricandosi di giorno, a chi li indossa di essere ben visibile la sera. «I capi autoproducono la luce necessaria – fa sapere – ricaricandosi di giorno e attivandosi durante la notte per garantire maggiore sicurezza e visibilità agli operai. Completano la struttura accessori (YKK) che garantiscono mobilità e versatilità, agganciandosi e sganciandosi all’occorrenza».
Grazie a questa brillante innovazione, lo stilista torittese, prossimo alla laurea in Fashion Design in IED a Milano, ha ottenuto il premio Fashion System per la sua collezione 3K, perchè ispirata al lavoro e per aver posto l’accento su sicurezza e sulla prevenzione dei rischi.