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Da Capaci l’olio per la messa: Polizia e Chiesa contro le mafie. L’ampolla consegnata questore al vescovo

L’olio di oliva prodotto con i frutti degli alberi piantati nel giardino della memoria di Capaci è stato utilizzato per la celebrazione del precetto pasquale interforze officiato ieri da monsignor Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, nel duomo della capoluogo salentino. Un gesto carico di significato, dunque, per celebrare il gemellaggio tra Palermo e Lecce in…

L’olio di oliva prodotto con i frutti degli alberi piantati nel giardino della memoria di Capaci è stato utilizzato per la celebrazione del precetto pasquale interforze officiato ieri da monsignor Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, nel duomo della capoluogo salentino. Un gesto carico di significato, dunque, per celebrare il gemellaggio tra Palermo e Lecce in memoria di tutte le vittime della criminalità organizzata.

L’ampolla contenente l’olio è giunta da Capaci, teatro della strage in cui, il 23 maggio 1992, furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta. Tra questi Antonio Montinaro, salentino di Calimera (Lecce). Ed è proprio grazie all’impegno di Tina Montinaro, moglie del caposcorta di Falcone, e della sua associazione QuartoSavonan15 che a Capaci cresce un rigoglioso uliveto dedicato agli uomini delle istituzioni caduti per mano delle mafie: dai frutti di quell’uliveto è stato ricavato l’olio offerto ieri a monsignor Seccia.

Nei giorni scorsi gli uomini della polizia di Stato, sulle orme di Antonio Montinaro e attraverso il questore di Lecce Andrea Valentino, avevano consegnato l’ampolla al vescovo per la celebrazione che si è svolta ieri nel duomo del capoluogo salentino. Quell’olio sarà utilizzato anche nel corso di altre celebrazioni nel resto della provincia, in ogni diocesi. L’olio, infatti, verrà consegnato nel corso di analoghe cerimonie anche dai dirigenti dei commissariati di polizia di Nardò, Otranto e Taurisano, per le diocesi di Nardò–Gallipoli, Otranto, Ugento-Santa Maria di Leuca, e sarà poi consacrato durante la messa crismale della Settimana Santa per essere utilizzato come olio santo da tutte le diocesi della provincia salentina.

L’iniziativa è stata promossa nel 2022 in Sicilia, regione di cui il giudice Falcone era originario e teatro della strage di Capaci, e quest’anno è stata accolta dal presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, sempre attento a temi come lotta alla criminalità e riscatto dei territori inquinati dalla criminalità organizzata.

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