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Cucciolo abbandonato a Stornara, il sindaco lo adotta: «Ora Simmi è parte della famiglia»

Nella Capitanata senza una clinica veterinaria h24, ci sono storie da libro Cuore che strappano un sorriso e lasciano sperare che, nella stagione degli abbandoni, causa vacanze, degli animali, esistano esempi da imitare, magari invertendo la rotta. La vicenda Protagonista è il sindaco di Stornara che ha reso pubblica la sua decisione di adottare un…

Nella Capitanata senza una clinica veterinaria h24, ci sono storie da libro Cuore che strappano un sorriso e lasciano sperare che, nella stagione degli abbandoni, causa vacanze, degli animali, esistano esempi da imitare, magari invertendo la rotta.

La vicenda

Protagonista è il sindaco di Stornara che ha reso pubblica la sua decisione di adottare un cucciolo abbandonato. In verità, come scrive il primo cittadino Raffaele Nigro, la decisione è stata reciproca: con il cane che ha scelto la sua nuova famiglia e la famiglia del sindaco che ha deciso di crescere in numero di componenti. «Per la prima volta adotto un cucciolo vittima della miseria umana, dell’ignoranza e della stoltaggine di qualche cretino che ha pensato bene di disfarsene per chissà quale motivo (qualunque esso sia non giustificante)», scrive Nigro che accoglie il nuovo arrivato «Da ora Simmi è ufficialmente parte della famiglia».

L’adozione

«Il suo ingresso è stato inatteso e inusuale: per la prima volta non ho scelto io il cagnolino che avrebbe arricchito la casa ma ci siamo scelti reciprocamente; questo cucciolo meticcio è stato letteralmente scaricato nei giorni scorsi girovagava nel nostro cimitero», scrive il primo cittadino di Stornara, sottolineando ancora «È stato accudito da Silvana Ciccone nei giorni che andava al cimitero. È un cagnetto dolce e tranquillo, dal carattere estremamente mansueto e, dopo aver parlato con i volontari e la signora Silvana ho scelto di tenerlo con me, adottandolo».

La denuncia

La decisione del sindaco Nigro non poteva non fare riferimento alla cattiva abitudine di abbandonare gli animali, massima specie nel periodo estivo, quanto è difficile trovare – anche per i costi da sostenere – strutture ricettive o, anche semplici lidi balneari, che accolgono animali. «Una piaga orribile, quella dell’abbandono degli animali che dobbiamo, a gran voce, arginare e combattere. La gioia più grande è vedere Simmi finalmente rasserenato e tranquillo soprattutto curato, accudito e amato», ha detto ancora il sindaco per poi concludere «Sicuramente ha guadagnato in noi una famiglia che se ne prenderà cura con affetto e si è allontanato da ignoranti che meriterebbero una punizione che serva a far capire che esistono altri strumenti per evitare abbandoni e sofferenze».

Il dato

Il centro sud è l’area più interessata da abbandoni e randagismi, con Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio che registrano i numeri più significativi di cani vaganti. C’è poi il tema dell’anagrafe canina, con il 41,8 per cento dei Comuni che dichiara di conoscere il numero complessivo dei cani iscritti in anagrafe, mentre solo il 7,4 per cento dei Comuni ha regolamentato possibili agevolazioni fiscali per le adozioni dei cani.

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