La prolungata siccità ha messo a dura prova la Basilicata, portando alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e alla nomina di Vito Bardi come commissario straordinario per la gestione della crisi idrica. Le conseguenze di questa emergenza si fanno sentire in modo pesante su tutti i fronti, dalla vita quotidiana dei cittadini alle attività economiche.
Per far fronte a questa grave situazione, sono state adottate una serie di misure urgenti, tra cui le interruzioni idriche nei 29 comuni lucani serviti dal bacino idrico del Basento Camastra. Confermato il regime della scorsa settimana: interruzioni dell’erogazione tutti i giorni dalle 18:30 alle 6:30 ancora per una settimana. Sabato 26 ottobre sospensione a partire dalle 23.
Grazie a questi interventi e alla collaborazione dei cittadini, che hanno dimostrato grande senso di responsabilità nel ridurre i consumi, è stato possibile guadagnare un po’ di tempo. Tuttavia, la situazione rimane critica e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.
Il governo ha stanziato 2,5 milioni di euro per finanziare interventi urgenti, come la realizzazione di nuovi pozzi e la messa in funzione di impianti di desalinizzazione. Inoltre, sono in corso studi per individuare soluzioni a lungo termine, volte a garantire un approvvigionamento idrico stabile e sostenibile per la regione.
La crisi idrica in Basilicata ha un impatto profondo non solo sulla vita quotidiana dei cittadini, ma anche sull’economia locale. L’agricoltura, in particolare, è un settore fortemente colpito dalla siccità, con gravi ripercussioni sulla produzione e sui redditi degli agricoltori.