Crescono i canoni di locazione in Italia: Matera è tra le città più care

Salgono i canoni di locazione nelle grandi città, come Torino, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Genova, Firenze e Venezia, ma scendono a Bologna e Cagliari, ma anche nei centri urbani delle province, dove c’è anche Matera tra le città dove salgono i canoni, insieme a Brescia, Novara, Verona, Salerno, Reggio Calabria, Terni e Matera, mentre scendono a Pordenone, Prato, La Spezia, Parma, Sassari, Latina, Taranto, Catania.

Il bilancio sui canoni di affitto è stato realizzato dall’Ufficio Studi di Locare, in riferimento ai primi tre mesi dell’anno sui prezzi di locazione nelle principali città di provincia delle regioni italiane, con esclusione di Valle d’Aosta e delle due provincie autonome del Trentino Alto Adige. Una fotografia che sostiene un sostanziale rialzo dei canoni nei capoluoghi di regione e più in generale nelle grandi città nel primo trimestre del 2024, mentre «in provincia gli andamenti sono molto più vari e con differenti velocità, sebbene il ritmo di crescita sia più lento rispetto a quello registrato nei mesi precedenti».

Così il canone di locazione medio a Matera è di 103,8 euro al metro quadro per anno, il 4,22 per cento in più rispetto agli 99,6 euro richiesti nel 2023, a fine anno. Insomma, la Città dei Sassi è una eccezione nel panorama nazionale se riferita alle città del Mezzogiorno e fa registrare una crescita superiore, a esempio, di altre città come Novara, in Piemonte, dove un prezzo medio richiesto per l’affitto di un’abitazione a fine marzo 2024 è arrivato a 110,5 euro al metro quadrato per anno. La variazione è positiva dell’1,58 per cento rispetto al trimestre precedente, quando il canone medio richiesto si attestava a 108,8 euro al metro quadrato all’anno.

Succede anche a Verona che fa registrare un aumento dell’0,88 per cento, con un canone medio richiesto di 138 euro al metro quadrato per anno, in aumento rispetto tre mesi prima, quando la richiesta era in media di 136,8 euro al metro quadro per anno. Invece, una città della provincia del Nord che fa registrare un aumento dei canoni è Pordenone, dove la media degli affitti è calata a marzo sino quota 106,8. La discesa rispetto a dicembre 2023, quando erano richiesti i media 117,2 euro al metro quadrato per anno è consistente con una diminuzione dell’8,87 per cento, come succede a Parma ( meno 3,5 per cento), a La Spezia (meno 0,7 per cento) e Prato (con una taglio del canone dell’0,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023). Andamento negativo per i canoni d’affitto nel primo trimestre 2024 anche a Isernia, in Molise.

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