Cresce il mercato delle case di lusso: nel Barese valgono complessivamente 293 milioni di euro

Un mercato in continua espansione quello degli immobili di lusso. Rispetto al periodo pre-Covid, la domanda di case di alta gamma in tutto il Paese è cresciuta del 9%. Anche nel Barese la domanda di immobili pregiati segna una variazione positiva, registrando nel 2021 un aumento del 10% rispetto al 2019. E se pure l’area di Bari può contare su immobili di lusso per un valore complessivo di 293 milioni di euro, e l’intero Mezzogiorno su un valore di 2 miliardi 600 milioni, il report mette in luce l’ennesima differenza tra Nord-Centro e Sud: è nella prima macroarea nazionale che si concentra ben il 90% delle dimore di alta gamma.

A fornire i dati sulla domanda e la compravendita degli immobili di lusso, è il report realizzato da Immobiliare.it e da LuxuryEstate.com, la piattaforma specializzata in questo specifico settore immobiliare. Lo studio realizza un’istantanea oggettiva di quanto è accaduto al mattone di lusso negli ultimi quattro anni, suddividendo gli immobili in tre livelli di prestigio: extra, large e small. Già da una prima occhiata alla mappa della distribuzione geografica delle dimore di pregio emergono le prime differenze: Nord e Centro concentrano quasi il 90% degli immobili di lusso. Nel dettaglio, il 36% si trova nel Nord-Ovest, il 34% nel Centro, il 18% nel Nord-Est del Paese. Il Sud e le Isole ospitano solo il 12% del patrimonio immobiliare di lusso in offerta. E anche gli stock di maggiore valore seguo la stessa mappa geografica, concentrandosi a Milano (6 miliardi 60 mila euro), Roma (4 miliardi 50 milioni di euro), la Versilia (3,47 miliardi di euro) e in quarta posizione la Riviera Ligure, con uno stock dal valore complessivo di 2 miliardi 87 milioni di euro. Insomma, per trovare una località meridionale nella classifica nazionale bisogna scorrere fino al settimo posto, dove si piazza Napoli, con un valore complessivo di immobili di lusso pari a 789 milioni di euro. Dopo il capoluogo partenopeo, ancora località centro-settentrionali (tranne la Costa Smeralda, seguono Dolomiti, Torino, Riviera Romagnola, Bologna) e solo al penultimo posto la Riviera Romagnola e, all’ultimo, la Terra di Bari, dove le dimore pregiate toccano i 293 milioni di euro di valore.

Nel Barese, il valore complessivo rappresenta lo 0,6% del totale del mercato del lusso italiano, mentre la composizione dello stock vede in prevalenza ville (il 63%) rispetto agli appartamenti. Si consideri, però, che alla voce “Terra di Bari”, il report non prende in esame la singola città, ma la fetta di Puglia che parte dalla Bat e finisce nelle principali località del turismo brindisino. Positiva la domanda nel primo semestre del 2021, che ha fatto registrare un aumento pari al 27%, poi contrattasi nella restante parte dell’anno, attestandosi su una diminuzione del 31%. Secondo i dati forniti dallo studio, però, il risultato netto finale della domanda è del 10% in più rispetto al 2019. A livello nazionale, la domanda di immobili di lusso nel barese incide su un valore che oscilla tra lo 0,7% e lo 0,8%. Interessante, infine, la permanenza degli immobili sul mercato. Il tempo di vendita si è ridotto dal 2019 al primo semestre del 2020 passando da 9,3 mesi a 4,4 mesi. Successivamente, a causa dello stock accumulato, il “time to sell” è tornato a salire, raggiungendo un picco di 10,3 mesi attestandosi, nell’ultimo semestre analizzato, su una media di 8,6 mesi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version