Covid, Palese: «Hub vaccinali mai stati chiusi. Un errore lo stop all’emergenza»

Si rimette in moto la macchina vaccinale anti Covid-19 in Puglia per effettuare la quarta dose del vaccino. Prende dunque avvio la campagna vaccinale trascinata dall’anomala ondata estiva di contagi dal virus.

In attesa del via libera da parte dell’agenzia del farmaco si preparano a ricevere la quarta dose gli ultra sessantenni, una platea di circa 1 milione e 300 mila persone, 277 mila delle quali con più di ottant’anni di cui 33 mila fragili, trapiantati o con malattie croniche, già sottoposti alla seconda dose buster.

Per la restante parte, invece, occorrerà seguire le stesse regole del passato mediante la prenotazione dal medico di famiglia o sul portale “Salute” regionale o in alternativa presentandosi allo sportello negli hub predisposti.

«Gli hub vaccinali non li abbiamo mai chiusi, non abbiamo mai interrotto la campagna vaccinale che, a tutt’oggi, viene effettuata, indipendentemente dall’allargamento della quarta dose alla platea degli ultra sessantenni. I mega hub vaccinali servivano ad affrontare le vaccinazioni obbligatorie di tutta la popolazione. Quelli li abbiamo chiusi, perché negli ultimi tempi non andava più nessuno. Per quale motivo dovevamo tenerli aperti?» ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Puglia Rocco Palese.

L’esponente della Giunta ha illustrato anche la situazione delle strutture in Puglia: «Ci sono i Dipartimenti di Prevenzione, tutte le sedi centrali e tutte le sedi periferiche che sono tante. Inoltre abbiamo tutti i 45 distretti socio sanitari e i medici di medicina generale: l’accordo stipulato con questi ultimi è a regime. In più nelle grandi città – ha specificato Palese – sono attivi piccoli centri di vaccinazione che finora sono stati aperti, alcuni a orario parziale. Non c’è nessun problema ad ampliare l’orario. Le vaccinazioni le facciamo a sportello, le promuoviamo, sono assolutamente utili. Per noi non cambia assolutamente nulla» ha assicurato.

Sulla fine dello stato di emergenza l’assessore ritiene che «sia stato un gravissimo errore da parte del governo non perché avrei voluto le chiusure ma perché era uno strumento giuridico importante per potersi mettere in moto rispetto a tante cose per le quali adesso abbiamo le mani legate, vedi ad esempio le Usca» ha concluso l’assessore pugliese.

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