Costo della vita fuori controllo: a Bari 1.475 euro in più a famiglia

L’inflazione continua a mordere su tutto il territorio nazionale e nemmeno per questo 2023 sono previsti dei reali cambiamenti dei prezzi a favore dei consumatori. L’unica nota positiva, analizzando gli ultimi dati diffusi dall’Unione nazionale dei consumatori è che Bari non figura tra le città più costose alla luce dei rincari, anche se l’inflazione media si attesta ancora attorno all’8,5% che si tradurrà per le famiglie baresi in un aggravio sul bilancio familiare di 1475 euro all’anno.

In testa alle città che nel 2022 registrano i maggiori rincari, Bolzano, dove l’inflazione media pari a +9,7% comporta per una famiglia una spesa aggiuntiva, rispetto al 2021, pari a 2578 euro. Al secondo posto Trento, dove il rialzo dei prezzi del 9,3%, ha determinato un incremento di spesa annuo pari a 2434 euro per una famiglia media. Medaglia di bronzo per Bologna, dove il +9% ha generato nel 2022 una spesa supplementare pari in media a 2245 euro a famiglia. Al quarto posto Forlì e Cesana (+9,2%, +2223 euro), poi Milano (+8,1%, +2199 euro), Piacenza (+9,1%, 2199 euro), in settima posizione Ravenna (+9%, +2175 euro). Seguono Brescia (+8,2%, +2162 euro) e Varese (+8,1%, +2136 euro). Chiude la top ten Verona (+9%, +2095 euro). Catania è la città con l’inflazione media più alta d’Italia, +10,3% e al primo posto tra le città del Mezzogiorno in termini di spesa, +2045 euro rispetto al 2021 (12° posto in Italia). Per il solo Sud, ossia senza le Isole, vince Pescara con un costo addizionale di 1789 euro in più rispetto al 2021 (+8,8%). Ma Bari, purtroppo non può fregiarsi di appartenere nemmeno alla classifica delle città dove si risparmia di più, nonostante la Puglia sia la terza regione dove il costo della vita è aumentato di meno, che vede invece come città più virtuosa Campobasso, con un’inflazione del 7,5% e una spesa per una famiglia tipo che sale “solo” di 1373 euro. Al secondo posto Catanzaro (+7,4%, +1382 euro). Sul gradino più basso del podio Potenza (+7,1%, +1402 euro). Seguono, nella classifica delle risparmiose, Ancona (+7,2%, +1431 euro), Reggio Calabria (+7,7%, +1438 euro), al 6° posto Brindisi (+8,8%, +1458 euro), poi Macerata (+7,8%, +1474 euro).

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