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Contro i rincari il Parco Agrisolare: opportunità per 2mila aziende pugliesi

Per combattere il caro-energia circa 2mila aziende agricole pugliesi avranno la possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di serre e stalle senza consumo di suolo grazie alla misura “Parco Agrisolare” inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, che mette a disposizione 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del Pnrr. Si tratta,…

Per combattere il caro-energia circa 2mila aziende agricole pugliesi avranno la possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di serre e stalle senza consumo di suolo grazie alla misura “Parco Agrisolare” inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, che mette a disposizione 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del Pnrr.

Si tratta, spiega Coldiretti Puglia, di «un’opportunità che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici senza consumare terreno fertile, una prima importante risposta alla mobilitazione di Coldiretti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori, con la stangata per il caro gasolio di 1,2 miliardi a carico dell’agroalimentare che assorbe in Puglia dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep ndr) all’anno dei consumi totali».

Le domande di accesso agli incentivi potranno essere presentate dalle 12 del 27 settembre e fino alle ore 12 del 27 ottobre, attraverso il portale messo a disposizione dal Gse e accessibile dall’Area Clienti.

«L’esplosione del costo dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale – ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura – denuncia – si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti».

Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

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