Con il “Trust Nel nome della donna” progetti anche in Puglia

Progetti di donne per le donne grazie a Giovanna Foglia, imprenditrice di origini milanesi, oggi residente a Malta e innamorata della Puglia.

Lontanissima dai luoghi comuni e vicina al gentil sesso per natura e vocazione, umana e politica, a Melendugno, nel Salento, ha creato la Masseria Le Sciare (www.masserialesciare.org), sede dell’Associazione sociale Alveare Nazionale, a sua volta articolazione del Trust Nel nome della donna (www.trustnelnomedelladonna.org), e grazie a cui collabora con altre associazioni femminili di tutta Italia.
Di tutti i suoi progetti, quello a cui tiene maggiormente in questo momento è il Trust che promuove la libertà femminile e il suo percorso nella realizzazione nella sfera economica e sociale contrastando ogni abuso e violenza.
“Io sono una donna affermata, non ho bisogno di riconoscimenti. Mentre mi importa molto che il Trust venga conosciuto da più donne possibile, che sappiano che esiste questo cappello di protezione sotto cui rifugiarsi”.  
La visione che ispira Nel Nome Della Donna è quella della solidarietà, della condivisione, della relazione privilegiata tra donne, con l’obiettivo di favorire la reciproca crescita, la scambievole libertà. Obiettivo che ha un forte radicamento nella realtà: l’elenco dei progetti finanziati (https://www.trustnelnomedelladonna.org/Progetti%20finanziati.htm) restituisce fiducia in un futuro femminile più luminoso.
“Stare insieme, crescere insieme, darsi una mano l’una con l’altra è la cosa più importante; più ci associamo, più cresciamo, più ci si può mettere in rete e collaborare. Qui in Puglia però non c’è tantissimo” nonostante l’attenzione del suo Presidente nei confronti delle donne e della parità di genere. Lo stesso Emiliano, insieme al Presidente di Confindustria Bari e Bat Fontana, a fine settembre ha premiato Giovanna Foglia per aver salvato 262 persone afgane, prevalentemente donne dissidenti e bambini, che altrimenti non avrebbero ricevuto altra protezione. Un’operazione complessa, messa a punto grazie alla sua volontà, alle sue risorse e alla rete che ha attivato lei stessa e che ha coinvolto il Governo italiano e diverse Ong, prima fra tutte la Nove Onlus.
Insomma, c’è da alzarsi in piedi ed applaudire di fronte a questa Donna, che siamo felici di sapere – almeno in parte – in Puglia. Una luce preziosa di cui c’è un immenso bisogno. 

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