Comuni sull’orlo del crac: gas e luce mettono a dura prova i conti

L’allarme i comuni l’hanno lanciato in maniera chiara e inequivocabile. L’ha fatto anzitutto l’Anci, chiedendo interventi immediati; l’hanno fatto alcuni primi cittadini autonomamente, sottolineando il fatto che i rincari vertiginosi delle bollette rischiano di fare saltare gli equilibri di bilancio. L’hanno fatto in questi giorni i sindaci della provincia di Brindisi, scrivendo una accorata lettera all’attuale governo. Dopo i tagli e gli anni difficili della pandemia, i comuni sono chiamati ad affrontare un’altra sfida. Quanto il prossimo esecutivo deciderà di sostenerli potrebbe fare la differenza. Il rischio è che, soprattutto per quelli che hanno in vigore un piano di riequilibrio, si aprano le porte del dissesto. Una ipotesi da scongiurare ad ogni costo perché non solo significherebbe l’azzeramento, o quasi, dei servizi ma inficerebbe la gestione degli enti per diversi anni. Un freno all’economia territoriale e alle politiche sociali. Appare evidente, però, che i 25 miliardi a disposizione del prossimo governo rappresentano una coperta troppo corta che, difficilmente, potrà dare sollievo anche agli enti locali.

La priorità saranno le famiglie e, forse, le imprese. Un intervento di sostegno potrebbe arrivare anche dalle regioni. In quella pugliese da diverse settimane si dibatte sull’approvazione di una normativa di sostegno. Quasi tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio si sono fatte promotrici di una proposta. Fuori dalla bagarre della campagna elettorale, ora bisogna trovare una sintesi.

«In commissione si è avviato un iter virtuoso, anche con il contributo di altre due iniziative legislative. Mi auguro che si trovi presto la quadra e che la Regione Puglia metta in campo rapidamente un provvedimento che, attraverso ristori negoziati con le multinazionali, consenta ai cittadini pugliesi di ottenere un sostanzioso sconto sulla bolletta della luce e del gas. L’inverno si avvicina, il tempo sta per scadere, e non possiamo farci trovare impreparati», ha affermato ieri il neo parlamentare della Lega ed ex consigliere Davide Bellomo.

La sua proposta è una delle tre attualmente presentate nell’aula di via Gentile. Resta il capitolo comuni che, oltre la difficoltà nel sostenere la spesa corrente, devono riuscire a stare dentro ai parametri anche da un punto di vista formale.

I bilanci dovranno far fronte a rincari che sfioreranno il 60% per gas e luce.

Non basteranno le lampadine a led o gli impianti solari, per quanto necessari, a far quadrare i conti.

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