È l’arcivescovo della diocesi, Francesco Moscone, a spingere i cittadini di Manfredonia e San Giovanni Rotondo a recarsi alle urne per il ballottaggio, previsto per sabato 22 e domenica 23 giugno: «alla luce dei dati sull’affluenza, che ha registrato il record negativo nella storia della Repubblica con il 49,6 per cento a livello nazionale, invito tutti i cittadini manfredoniani e sangiovannesi, anche quelli che si sono astenuti al primo turno, a una sana, massiccia e attiva partecipazione al voto di ballottaggio tra i due candidati rimasti in lizza per il servizio di sindaco», afferma il presule, ribadendo il concetto per l’appunto di servizio agli altri della politica.
Ballottaggio a Manfredonia
Intanto, nelle due città tra gli attori politici è corsa a raccogliere il consenso soprattutto di quanti hanno sostenuto gli altri candidati sindaco giunti a ridosso dei primi due. Sul Golfo è iniziato il pressing di Domenico La Marca, arrivato al primo posto domenica scorsa sfiorando il colpo al primo turno con il 47 per cento dei voti, verso Antonio Tasso, l’ex deputato del Movimento 5Stelle fermatosi al 18 per cento. Ugo Galli, invece, candidato del centro destra fermo al 25 per cento dei consensi, potrebbe intercettare una parte dei voti dell’altro candidato sindaco, Vincenzo Di Staso, sostenuto dall’ex primo cittadino, Gianni Rotice, che ricorda come Strada Facendo, la civica che lo vede ispiratore, «non sia più una matricola, ma una solida realtà con i suoi 2400 voti».
L’attesa sul Gargano
Nella città di San Pio, invece, è sfida tutta interna al campo largo tra Filippo Barbano e il sindaco uscente, Michele Crisetti, ambedue giunti al 37 per cento dei consensi. Su San Giovanni Rotondo, però, pesa il ruolo del presidente nazionale dei pentastellati Giuseppe Conte che non può permettersi a livello mediatico, dopo il risultato modesto sul piano nazionale alle elezioni europee, di perdere nella propria città. Così, sembra che Conte possa giungere sul Gargano prima che si aprano le urne, per motivare i suoi, ma soprattutto per catturare il consenso di quanti al primo turno hanno preferito il centro destra con la candidata sindaca Floriana Natale, fermatasi al 27 per cento dei consensi. Una caccia che interessa anche Crisetti che ha in Giuseppe Mangiacotti giunto primo tra i candidati consiglieri con 754 preferenze raccolte nella lista Partito della città lo sherpa principale. Un lavoro che, tuttavia, esclude la formalizzazione degli apparentamenti, per ora, ma essendo la politica l’arte del possibile fino a domenica prossima, quando scadono i termini per gli accordi, tutto può accadere.