Un provvedimento «grave, ostile e improvvido a poco più di due mesi dalle elezioni amministrative». Michele Laforgia, in corsa alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco a Bari, definisce così la nomina, da parte del ministro Piantedosi, di una commissione ispettiva per l’eventuale scioglimento del consiglio comunale del capoluogo pugliese.
«I fatti oggetto di indagine sono gravi e non devono essere sottovalutati», chiarisce Laforgia, «ma – evidenzia -, stando agli atti e alle dichiarazioni ufficiali del Procuratore della Repubblica, non coinvolgono l’amministrazione della città, da sempre in prima linea nel contrasto alla criminalità comune e organizzata».
Per Laforgia, la reazione del sindaco Decaro «è quindi comprensibile, ma la soluzione del caso Bari non può essere affidata a un duro scontro istituzionale, e tantomeno ridotta a strumento di sciacallaggio elettorale per una destra priva di candidati e di argomenti. La posta in gioco è molto più alta e riguarda la libertà di tutti noi».
Laforgia chiama poi a raccolta i cittadini per «una grande mobilitazione democratica, con il libero e consapevole esercizio del voto: il 7 aprile alle primarie del centrosinistra, l’8 e il 9 giugno alle amministrative. Dimostriamo con i fatti di essere capaci di scegliere chi deve governare per i prossimi cinque anni, di respingere le ombre e di fare piazza pulita a casa nostra», conclude Laforgia.