Le domande di ingresso in Italia per lavoratori extracomunitari hanno «di gran lunga superato le disponibilità a conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell’economia».
Ad affermarlo è Coldiretti Puglia in occasione del click day avviato stamattina alle 9.
L’associazione evidenzia che in Puglia «nei campi e nelle stalle viene da mani straniere quasi un terzo del made in Italy a tavola, con 22.314 lavoratori provenienti da tutto il mondo che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura», mentre «i lavoratori extracomunitari in Puglia sono pari al 10% sul totale nazionale».
Il click day di oggi fa seguito a quello per colf e badanti del 4 dicembre scorso e, spiega Coldiretti, «riguarda esclusivamente i lavori stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero con la riserva di 40mila unità per i nulla osta presentati dalle associazioni datoriali firmatarie del protocollo del 3 agosto 2022».
Le regioni dove si concentrano le richieste di ingresso, secondo Coldiretti Puglia, «sono quelle che richiedono un grande impegno di manodopera come il Trentino, soprattutto per la raccolta delle mele, o il Veneto, per la raccolta degli ortaggi e delle fragole che è ormai alle porte anche per effetto del caldo inverno».
Ma ci sono anche «il Friuli Venezia Giulia, per la preparazione delle piantine di vite per i nuovi impianti, il Lazio, per gli ortaggi, e la Campania, per la coltivazione del tabacco e il settore del pomodoro destinato alla trasformazione industriale». Quanto alla Puglia, «gli occupati stranieri sono ben rappresentati nel settore agricolo, dove si concentrano per il 23,6% contro il 7,8% degli italiani».