Cinghiali, via alla “caccia selettiva” anche per i proprietari dei terreni

Anche i proprietari di terreni agricoli potranno procedere all’abbattimento dei cinghiali che si sono moltiplicati in Puglia fino a raggiungere 250mila esemplari che mettono a rischio l’incolumità delle persone e i raccolti nelle campagne e si spingono fino alle città.

La Giunta regionale della Puglia, infatti, ha approvato il disciplinare per la gestione della “caccia di selezione” a cinghiali, cervidi e bovidi. Un disciplinare, spiega Coldiretti Puglia, fortemente voluto dall’organizzazione «che ha contribuito a scriverne le linee guida». Il documento, spiega Coldiretti, «permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, ai cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a patto che siano appositamente formati di concerto con gli ATC, che devono individuare e costituire i distretti di gestione e i settori di prelievo».

L’organizzazione di categoria sottolinea come «l’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti, che causano purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali In Puglia con circa 300 incidenti stradali l’anno causati dagli animali selvatici, soprattutto cinghiali, uno scenario aggravato dal lungo lockdown causato dal Covid che ha svuotato le strade rurali e di città, consentendo una più libera circolazione dei selvatici. Bisogna intervenire subito e con determinazione – dice il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – contro l’invasione dei cinghiali con avvistamenti continui nelle aree del Parco dell’Alta Murgia, del Gargano, nella Murgia Barese e Tarantina, nel Subappennino Dauno, nei pressi della Foresta di Mercadante, fino ad arrivare ai centri urbani».

Coldiretti Puglia spiega che «è stato preso atto che l’aumento dei cinghiali e la riduzione del personale incaricato di controllarli ha aumentato il rischio di danni alle coltivazioni agricole ma anche alla stessa sicurezza dei cittadini, visto l’aumento degli incidenti stradali causati dai selvatici. Da qui la decisione di procedere a un epocale cambio di passo rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni, ampliando sempre di concerto con gli ATC l’elenco tassativo dei soggetti incaricati della caccia di selezione. I cinghiali distruggono i raccolti agricoli, causano incidenti stradali ma a preoccupare – ricorda la Coldiretti regionale – sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole».

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