Chi nasce al Sud vive 4 anni in meno: la fotografia di un Paese spaccato in due

Cresce il divario tra Nord e Sud in Italia, con il numero di minori che vivono in povertà che è cresciuto fino al 16 per cento nel Mezzogiorno. La media nazionale, anch’essa in crescita, arriva al 14,2%. Le disuguaglianze incidono anche sulla salute dei più piccoli, con dodici anni di divario nella speranza di vita tra la Calabria e la provincia di Bolzano. È quanto si evince dall’Atlante dell’infanzia realizzato da Save the Children e che fotografa, nel mondo, la condizione di vita dei bambini. La Puglia è la seconda regione in Italia, dopo la Campania, per percentuale di bambini e ragazzi, fino a 17 anni, che vivono in povertà relativa. Con la percentuale del 35 per cento, il dato è di soli 3,7 punti percentuali più basso rispetto alla regione tirrenica e del 3 per cento più alto rispetto alla Calabria. Il fatto che si allarghi la forbice tra le due metà del Paese certifica, ancora una volta, l’esistenza di una economia diseguale. Già il rapporto dell’Istat sul Benessere equo aveva evidenziato le enormi disparità territoriale. Chi nasce a Caltanisetta, ad esempio, ha una aspettativa di vita di 80,2 anni. Chi nasce a Firenze, invece, di 83,9 anni. In questa disparità ci sono le politiche sanitarie, del welfare, la capacità economica delle famiglia di fare prevenzione medica. Tra le bambine la forbice è ulteriormente più ampia: tra Calabria e Trentino ci sono 15 anni di differenza nell’aspettativa di vita in buona salute. Il tasso di mortalità infantile (entro il primo anno di vita) era di 1,45 decessi ogni 1.000 nati vivi in Toscana, ma era più che doppio in Sicilia (3,34) e triplo in Calabria (4,42), con ben il 38% dei casi di decesso relativi a bambini con mamme di origine straniera. Strutture sanitarie insufficienti, dunque, ma anche servizi di sostegno alle famiglie, come asili e scuole, sotto la media nazionale. Non cambiano le cose se si guarda all’aspettativa di vita in buona salute: 59,5 anni in Puglia, Basilicata e Campania rispetto a 67,2 anni a Bolzano, o 61,1 in Lombardia.

L’impatto della pandemia

L’Atlante realizzato da Save the Children evidenzia come nella ripartizione dei fondi pubblici per la salute, solo il 12% sia impiegato nella prevenzione e nella medicina di base, che, scrivono dalla Onlus, «sono invece fondamentali per la salute dei bambini nel medio e lungo periodo. La quota principale (44%) è impiegata per l’assistenza ospedaliera, ma solo il 6% di queste risorse sono destinate ai minorenni, a fronte di una percentuale di questi sul totale della popolazione del 15,6%, e nel 2020 i posti letto in degenza ordinaria nei reparti pediatrici erano solo il 4,1% del totale». Nonostante il crollo demografico, con meno di 400mila nati nel 2021, dal report si evince che mancano all’appello sui territori ben 1.400 pediatri di base e la media di bambini under14 assistiti per pediatra è pari a 883, sebbene vi sia un limite stabilito per legge di massimo 800 assistiti per pediatra, mentre lo screening neonatale esclude ancora, in molte regioni, alcune malattie anche gravissime, che potrebbero essere diagnosticate precocemente. Nella ripartizione dei fondi pubblici per la salute, solo il 12% è impiegato nella prevenzione e nella medicina di base, che sono invece fondamentali per la salute dei bambini nel medio e lungo periodo. La quota principale (44%) è impiegata per l’assistenza ospedaliera, ma solo il 6% di queste risorse sono destinate ai minorenni, a fronte di una percentuale di questi sul totale della popolazione del 15,6%, e nel 2020 i posti letto in degenza ordinaria nei reparti pediatrici erano solo il 4,1% del totale. Nonostante il crollo demografico, con meno di 400mila nati nel 2021, mancano all’appello sui territori ben 1.400 pediatri di base e la media di bambini under14 assistiti per pediatra è pari a 883, sebbene vi sia un limite stabilito per legge di massimo 800 assistiti per pediatra, mentre lo screening neonatale esclude ancora, in molte regioni, alcune malattie anche gravissime, che potrebbero essere diagnosticate precocemente.

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