Chi ha paura dell’Intelligenza artificiale? I baresi sono i più spaventati d’Italia

Chi ha paura dell’Intelligenza artificiale? Secondo un sondaggio condotto da Changes Unipol ed elaborato da Ipsos sul percepito e il vissuto degli italiani in merito all’intelligenza artificiale, i cittadini baresi sono risultati come i più preoccupati d’Italia.

Scendendo più nel dettaglio, circa l’80% degli intervistati ha paura della creazione di fake news da parte della nuova tecnologia. Un dato che spicca rispetto al campione italiano: a livello nazionale, infatti, la stessa percentuale si ferma al 65%. Gli ambiti che potrebbero risentire maggiormente della disinformazione sono in primis i diritti umani (incitare all’odio e alla discriminazione: 28%), segue la sicurezza (false minacce e allarmi 27%) e la politica (25%).

Per gestire gli impatti dell’Intelligenza artificiale sulla disinformazione i baresi vorrebbero che fossero implementate le leggi e adottati dei regolamenti più severi (il 43% chiede che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale venga regolamentato dal Governo di ciascun Paese all’interno di un quadro legislativo internazionale che imponga il rispetto tassativo delle normative), la responsabilizzazione delle piattaforme media nel monitorare e rimuovere fake news (34%) e lo sviluppo di tecnologie per rilevare la disinformazione (29%).

Oltre alla disinformazione, spiega una nota del Gruppo Unipol, le preoccupazioni dei cittadini di Bari sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale si concentrano sul lavoro, con l’86% che ritiene ci sarà almeno uno svantaggio: in primis la perdita di posti di lavoro (47%) ed effetti negativi sugli stipendi (per molti potrebbe ridurre le ore lavorate con una conseguente diminuzione dei compensi da parte dei datori di lavoro) e una possibile minaccia per la creatività (32%); solo il 72% vede invece almeno un vantaggio sul mondo del lavoro. Una nota positiva, invece, riguarda le applicazioni della nuova tecnologia sulla mobilità.

I baresi in questo ambito sono i più fiduciosi rispetto al resto degli italiani: secondo gli intervistati l’IA porterà in futuro miglioramenti nella gestione degli spostamenti (60%), nel vivere esperienze culturali (54%), nel divertimento (52%), nella precisione e velocità delle diagnosi mediche (51%) e nella pubblica amministrazione (51%). Infine, il 72% dei cittadini di Bari ha una conoscenza almeno basilare dell’intelligenza artificiale e quasi la metà (49%) la utilizzerebbe per una consulenza finanziaria per decidere come investire i propri risparmi.

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