Cerignola celebra Di Vittorio a 64 anni dalla morte

A 64 anni dalla sua scomparsa, Cerignola dedica una giornata a Giuseppe Di Vittorio con l’incontro sul tema “Lavoro, democrazia, Costituzione. Attualità dell’antifascismo di Giuseppe Di Vittorio”.

Stamattina, dopo la deposizione di una corona di fiori al murale dedicato a Di Vittorio nella sua città natale in Piazza della Libertà, il Cineteatro Roma ha ospitato studentesse e studenti per una riflessione sul passato che parla al presente, organizzata da Fondazione Rita Maierotti, CGIL Puglia, Camera del Lavoro di Foggia, Fondazione Di Vittorio e ANPI.
Ai 300 alunni e alunne degli istituti superiori di Cerignola è stato distribuito un opuscolo con la Costituzione italiana prima di entrare nel vivo dell’incontro al quale ha partecipato anche Luciano Canfora, professore emerito dell’Università di Bari.
Un anniversario, quello odierno, che si inserisce in un periodo delicato nel quale il tema del lavoro, della democrazia e dei diritti, anche quelli costituzionalmente garantiti, sono al centro del dibattito politico, ma anche delle vicende di cronaca, come l’assalto alla sede della CGIL dello scorso 9 ottobre, durante una manifestazione a Roma.
«Anche se così distante nel tempo ormai, nell’azione e nel pensiero di Di Vittorio ci sono le risposte per le crisi di oggi, a partire dalla centralità del lavoro e l’affermazione di una giustizia sociale ancora distante», ha detto affermato il segretario della CGIL di Capitanata, Maurizio Carmeno.
Il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, ha sottolineato come Di Vittorio, fondatore della CGIL, abbia «saputo distinguere, presidiare e invitare a non sguarnire tutti i campi della lotta antifascista. Ci ha indicato quanto consenso e partecipazione siano alla base del progresso, dell’emancipazione sociale, della libertà, della democrazia, e noi sappiamo quanto riteneva determinanti e decisivi istruzione e cultura per fare crescere consapevolezza».
Con la sua lectio magistralis, il prof. Canfora ha spiegato che «ogni volta che si nega un diritto a un lavoratore, che si nega la dignità salariale, che si sfrutta una persona, si vìola la Costituzione. Anche la compartecipazione attiva del mondo del lavoro alle scelte di politica economica è un principio Costituzionale». E a proposito dello squadrismo neofascista che ha ripreso vigore in questa fase di crisi, Canfora ha affermato che «queste formazioni minori ma aggressive della galassia neofascista sono frattaglie, ma vegetano perché sono protette. Anche da vertici politici del paese: pensiamo a quando Salvini difese Casapound da un’ipotesi di sgombero della sede illegalmente occupata. E ancora: che fine hanno fatto i desiderata sullo scioglimento di Forza Nuova così diffusi dopo assalto a sede Cgil? Questi sono i segnali, qualora le forze della destra dovessero prendere la guida del Paese, credo che la nostra democrazia potrebbe correre dei rischi», ha concluso.

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