Metà della vincita o un vitalizio da 5mila euro al mese: questa la richiesta di un’estetista 45enne di Rovigo, che ha fatto causa a suo marito, un 51enne napoletano, con cui è in corso una pratica di separazione e che avrebbe nascosto, alla quasi ex moglie, la vittoria di 88 milioni di euro al Superenalotto.
Secondo la notizia riportata su alcune testate, tra queste Repubblica e Il Tempo, gli avvocati della consorte hanno fatto presente che dal momento che la vincita è stata ottenuta quando i coniugi erano ancora sposati e in regime di comunione dei beni, la somma rientra automaticamente nel patrimonio comune e deve essere divisa al 50%. Una conferma arriva anche dalla Cassazione, infatti, le vincite delle lotterie e dei giochi nazionali rientrano nella comunione legale dei coniugi anche se la giocata è stata effettuata con il denaro personale di uno solo dei due.
La donna si era già rivolta a un avvocato mesi prima per avviare le pratiche di separazione dopo un presunto tradimento del marito. Ora, però, vuole la sua parte per l’improvvisa fortuna capitata all’uomo che aveva sposato, prima che le loro strade si dividano per sempre.