Castel del Monte ritrova la sua pineta nel nome di Federico II: «Chissà che qui non arrivi anche il G7»

«Andria è un cantiere a cielo aperto e lo documentiamo ogni giorno. Non è da meno la collina di Castel del Monte. Il progetto “Stupor Mundi” vi dice qualcosa? Eccoci qui: abbiamo iniziato i lavori diverse settimane addietro e proseguono quotidianamente. Allora, in questo periodo in cui vi capiterà più spesso di affacciarvi in zona Castel del Monte, sappiate che abbiamo messo mano pure qui. E chissà che non arrivi anche il G7 il prossimo anno, come qualcuno scrive in questi giorni». Sono le parole della sindaca di Andria Giovanna Bruno in merito alla prosecuzione dei lavori nella pineta di Castel del Monte, dove si comincia a vedere qualcosa del tracciamento dei percorsi e della sistemazione della pineta, grazie alla proposta progettuale denominata “Attraverso lo Stupor Mundi” che parte da un’analisi complessiva del contesto naturale e antropico sul fronte geo-storico, umanistico, artistico-architettonico.

Il tentativo “ambizioso” è quello di far diventare l’intorno di Castel del Monte un luogo di fascino e di sogno, utile per offrire soluzioni turistiche diversificate e di grande valenza. Il tema dell’ “attraversare” vuole avere proprio questo significato, “attrarre e passare per andare oltre” nel tentativo di ricercare nuovi approcci in un continuo rapporto dialettico con il luogo e la sua storia.

«Abbiamo interagito costantemente con il Parco dell’Alta Murgia che sta già di suo facendo altre attività di bonifica e riqualificazione. Abbiamo reso sinergici gli interventi, per non sprecare inutilmente risorse pubbliche e per fare delle migliorie», dichiara la sindaca Bruno.

In particolare benefici riguarderanno: il recupero ambientale dei percorsi e degli spazi esistenti tesi a migliorare l’accessibilità da parte dei fruitori; l’inserimento di installazioni artistiche utili a rappresentare i temi legati al luogo ed alla figura Federico II; l’accessibilità del percorso anche ai soggetti diversamente abili; l’uso di materiali naturali a scarso impatto; l’assoluto rispetto della permeabilità dei suoli ed il rispetto della fauna e della flora esistenti attraverso l’inserimento di fonti luminose con fasci radenti e non rivolti verso l’alto.

Grande anche l’entusiasmo dei cittadini andriesi che esprimono soddisfazione per gli interventi effettuati: «Andria è una città che traspira cultura. Questo è un progetto nel nome di Federico II e della sua visione del mondo che, nella sua forma progettuale completa, farà emergere il potente messaggio dello “Stupor Mundi”», afferma Antonella, una cittadina.

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