Il sogno di un paese più green, decongestionato dal traffico automobilistico e più sicuro si è rapidamente trasformato in un incubo per i cittadini di Casamassima.
La recente riorganizzazione della viabilità, infatti, con la quale l’amministrazione ha realizzato un anello a senso unico attorno al borgo antico, ha suscitato un’ondata di lamentele e proteste da parte dei cittadini dettata principalmente dal notevole aumento di traffico nelle vie centrali, che ha fatto così aumentare i tempi di percorrenza e il tempo trascorso fermi in coda. Inoltre, l’aumento dello smog causato dal traffico congestionato ha sollevato preoccupazioni per la qualità dell’aria e la salute pubblica.
Palcoscenico delle proteste sono i social network, invasi da post indignati, commenti accesi e video documentanti i disagi causati dalla nuova viabilità. I residenti, alla ricerca di risposte, si chiedono il vero motivo di questo cambiamento e si lamentano della mancanza di una comunicazione adeguata da parte dell’amministrazione.
L’assenza di risposte concrete ha alimentato ulteriore malcontento, con la sensazione che la voce dei cittadini sia stata ignorata. I disagi alla circolazione sono avvertiti anche dai pendolari che si sono visti stravolgere la posizione delle fermate, adesso poste in zone più periferiche, e dal tragitto percorso dagli autobus, più lungo e con un accumulo più frequente di ritardo.
L’amministrazione comunale è ora al centro delle critiche dei cittadini, che si sentono privati di una viabilità efficiente a cui erano abituati. In questa situazione di tensione, un post pubblicato dal Pd ha aggiunto ulteriori elementi alla discussione. Secondo i Dem, infatti, questa situazione incentiva i cittadini a spendere presso i grandi poli commerciali, più facilmente raggiungibili, facendo perdere clienti ai negozi di vicinato.
Il sindaco, intervenuto il terzo giorno, chiede di portare pazienza, essendo questa una fase sperimentale. I cittadini, dal canto loro, riferiscono di non essere mai stati messi a conoscenza del fatto che si trattasse di sperimentazione, vista l’installazione di una segnaletica definitiva e la distribuzione di flyer informativi che non menzionavano alcuna fase di test.